Franco Trifirò - Domenica 6 Aprile 2014, sarà inaugurata presso il palazzo ex-carcere Borbonico in Piazza Milite Ignoto a Santa Lucia del Mela, la collettiva “Made in Woman…and”, esposizione d’arte intorno al mondo delle donne e con le donne, esternazione degli infiniti stati d’animo che circondano il mondo femminile, come denuncia sociale.
Attraverso i lavori di circa 10 artisti e con la presentazione del libro a cura di Mamy Costa “Due vite in una” di Giovanna Cardile e Giovanna Sciacca, l’Associazione Culturale Esperidia pone l’accento sulla diversità.
La mancata tolleranza e accettazione della diversità altrui è alla base di qualsiasi discriminazione sia essa razziale, di genere, fisica o sociale.
Proprio la diversità, uno dei doni più grandi che l’umanità detiene, è la causa che fa pendere la spada di Damocle su chi non appare catalogato, schematizzato, e inscatolato nei preconcetti, nei falsi moralismi della nostra società e negli stereotipi di un mondo superficiale evoluto uguale per tutti.
“Made in Woman…and” inizia il suo corso l‘8 marzo scorso nella sede dell’Associazione Esperidia, in via Umberto I, 153 a Milazzo, promuovendo l’incontro di differenti espressioni artistiche e rappresentando, una visione composita della diversità femminile, intesa come ricchezza in grado di completare una dialettica positiva.
Continua il suo cammino domenica 6 aprile alle ore 18.00 nel Palazzo ex carcere borbonico, in Piazza Milite Ignoto a S. Lucia del Mela, la mostra, in collaborazione con il comune di S. Lucia del Mela e con Laboratorio 29 sarà aperta fino al 27 aprile dalle ore 18,00 alle ore 20,00 ed è stata inserita nel circuito culturale intercomunale “I Borghi del Tirreno”, costituito dai comuni di Santa Lucia del Mela, Gualtieri Sicaminò e Monforte San Giorgio.
All'interno dell'evento, Venerdì 11 Aprile, pittura, scultura e fotografia saranno accompagnate e introdotte dalla lettura di alcuni passi del libro “Due vite in una”, interpretati da Donatella Alibrandi, filo conduttore attraverso il quale si propagano le energie artistiche e culturali volte a sgretolare i muri dell’indifferenza.
La collettiva e il libro “Due vite in una” insieme per ricordare i dati riguardanti la violenza sulle donne da parte del genere maschile, e per evidenziare la necessità di una maggiore “partecipazione” proprio all’interno dell’universo femminile, che spesso si trincera dietro falsi vittimismi o si fa scudo con tradizioni inculcate da una società maschilista che vede proprio la donna in quanto madre promotrice e sostenitrice del potere del maschio. Come poi non rimandare a quella “violenza”, psicologica e da trincea che sgretola continuamente l’autostima di un nostro simile e che qualche volta conduce ad atti estremi?
Donatella Alibrandi, Giovanna Cardile, Mamy Costa, Serenella Costa, Caterina D'Andrea, Silvana Doldo, Alessandro Maio, Marilena Manna, Franco Pino, Giovanni Puliafito, Rosa Riganò, Alexandra Stralucica, Eleonora Tavilla, insieme a Maria Di Maio e Anna Parisi , si fanno promotori del valore della diversità, qualità che è connaturata nel genere umano come in tutta la natura e che deve essere esaltata, rispettata, tollerata.