lunedì 24 novembre 2014

Prima domenica a porte chiuse. Penalizzato lo sport

Pubblico fuori, squadre dentro
Per molti la parola "domenica" significa partita di calcio. Per molti, ma non per tutti. Succede a Santa Lucia del Mela, dove ieri il pubblico della locale squadra calcio a 5 è rimasto fuori dal palazzetto dello sport che ospita gli incontri. Il motivo? Partite a porte chiuse e ingresso interdetto al pubblico. Regna, inevitabilmente, il malumore tra società sportive e tifosi, che hanno accolto come una doccia fredda la notizia del divieto di accesso a gradinate e tribune, sia nel palasport che allo stadio “Gaetano Scirea”. A comunicarlo, con una nota inviata ai dirigenti delle associazioni che ne fruiscono, il sindaco Nino Campo e l’assessore allo sport Santino Pandolfo. Intanto, l’interdizione al pubblico è sentita come ingiusta penalizzazione ad un settore, come quello dello sport, che a Santa Lucia del Mela ha alle spalle una storia importante, rivelandosi vincente non solo sul piano agonistico ma, prima di tutto, per le importanti ricadute in termini di socializzazione e aggregazione. 

Eventi annullati
Che non tutto fosse in regola era nell’aria già dall’estate, prima dell’inizio delle giornate di campionato. La conferma è arrivata giovedì scorso, nero su bianco, ai presidenti delle associazioni sportive dilettantistiche Pro Mende Calcio, Futsal Santa Lucia del Mela, Polisportiva Santa Lucia del Mela, Merì, Real Merì. Tra i primi effetti, la cancellazione di un evento calcistico che, ieri, prevedeva la presenza di oltre un centinaio di ospiti per l’esibizione dei settori giovanili di Pro Mende e G.D.S. “Peppino Cutropia” di Milazzo. Gli organizzatori, spiega il responsabile della scuola calcio luciese Antonio Giunta, sono stati costretti ad annullare i preparativi e l’amichevole in programma, con grande amarezza dei bambini coinvolti, ma anche delle loro famiglie. 
Per un tempo difficile da quantificare, ma che si prevede lungo, potrà essere usato solo il campo da gioco, per gli allenamenti e per le partite a porte chiuse, mentre salteranno, con grande probabilità, tutti gli altri appuntamenti che si svolgono abitualmente all’interno del palasport alla presenza di un pubblico numeroso, come l’evento di solidarietà della Protezione civile luciese che, a ridosso delle festività natalizie, organizza ogni anno una raccolta fondi con una due giorni di giochi e tombolata. 

Manutenzione e pulizia, la polemica infinita
Stupisce, inoltre, che la mancata autorizzazione all’ingresso del pubblico riguardi non solo il campo sportivo, struttura vetusta per la quale, grazie ad un finanziamento regionale, è in programma una ristrutturazione completa, ma anche il nuovo palazzetto, inaugurato nel 2008 dopo un’attesa lunga quasi un quarto di secolo. Eppure, non si contano le segnalazioni di problemi interni all'impianto, come i frequenti allagamenti in alcuni punti, che si sommano agli scambi di accuse tra società, amministrazione comunale e scuola (il palazzetto viene usato dagli studenti delle elementari nelle ore di educazione fisica), sul suo stato di manutenzione e sulla pulizia degli spazi comuni. Il problema vero sembra essere la mancanza applicazione di un adeguato regolamento, che disciplini, ad esempio, l'ingresso e la fruizione nelle strutture comunali come il palasport, garantendo da un lato la responsabilizzazione da parte di chi ne fruisce e, dall'altra, regole chiare e condivise che evitino strumentalizzazioni, equivoci e il solito, inutile, scarica barile. 

Un problema burocratico?
Già da oggi, promette l’assessore Pandolfo, gli uffici si attiveranno per istituire la commissione che valuta l’autorizzazione per l’accesso del pubblico. Si tratta, afferma Pandolfo, di adeguare gli impianti alle ultime normative, che non consentono la piena fruizione delle due strutture secondo gli standard attuali. Occorrono cioè nuove verifiche, prima che sia revocato il divieto di accesso agli spalti, secondo quanto dichiara anche il sindaco Campo. A ritardare l’autorizzazione, sarebbe un problema di tipo burocratico: «Abbiamo potuto affidare l’incarico ad un tecnico per la verificare dello stato degli impianti solo dopo l’approvazione del bilancio», sostiene Campo. Le società e i cittadini, intanto, attendono risposte.
(Katia Trifirò)

Spalti vuoti