Si terrà venerdì 14 novembre alle 18,
presso l’Aula consiliare del Palazzo socio-culturale di via Pietro Nenni,
l’incontro con il giornalista e scrittore Pino Aprile, che, dopo Terroni, uscito nel 2010 e diventato un
vero e proprio caso editoriale, e il successivo Giù al Sud, anch’esso a lungo in vetta alle classifiche, torna in
libreria con Il Sud puzza. Storia di
vergogna e d’orgoglio (Piemme, 2013), dedicato ancora una volta
all’attualità scottante di un Meridione che tenta il riscatto. Le ragioni di questa indagine
appassionata, che apre una finestra su un Sud al di là dei luoghi comuni, con i
suoi protagonisti e le sue storie di cronaca e di speranza, saranno il filo
conduttore dell’incontro in programma a Santa Lucia del Mela.
Il
Sud puzza. Storia di vergogna e d’orgoglio, avvincente
come un romanzo, è la storia di un risveglio, anzi di molti risvegli, di un
riscatto sempre più vicino. Di occhi che si sono aperti su realtà
inaccettabili, di persone che hanno potuto guardarsi le une con le altre, che
si sono riconosciute e hanno deciso di fondersi in comunità. È la storia di una
decisione che ne ha portate con sé molte altre, e che si riassume in un grido
di protesta: “non vogliamo sopportare più”.
E sono molte le cose che non vogliono
sopportare più, il ricatto “o salute o lavoro” che per decenni ha avvelenato
Taranto nell’indifferenza generale, i veleni della “monnezza” proveniente da
molte zone d’Italia e accumulata in Campania, veleni che si infiltrano nella
terra, che uccidono il cibo e le persone, ma che arricchiscono la camorra e
tutti quelli che fanno affari con la criminalità organizzata, il pizzo che bisogna
pagare ai soliti noti per riuscire a lavorare.
Tra coloro che agiscono, ci sono figure
di uomini e donne che rischiano, indifferenti al pericolo, al ricatto, alle
minacce. Come Lella Ottaviano, commerciante, che per prima ha avuto il coraggio
di denunciare i camorristi che esigevano il pizzo e che ha reso Ercolano una
città libera, e don Maurizio Patriciello, diventato una guida per le
associazioni che vogliono liberare la piana del Volturno dai veleni che l’hanno
trasformata in un inferno, e Giuseppe Di Bello, tenente della Polizia
provinciale in Lucania, la cui vita viene demolita per aver osato denunciare
l’inquinamento di un lago, causato da infiltrazioni di petrolio.
Giornalista e scrittore, pugliese
residente ai Castelli Romani, Pino Aprile è stato vicedirettore di «Oggi» e
direttore di «Gente». Per la Tv ha lavorato con Sergio Zavoli all’inchiesta a
puntate “Viaggio nel Sud” e al settimanale del Tg1, Tv7. È autore di diversi
saggi, tra cui Elogio dell’imbecille,
Elogio dell’errore e Il trionfo dell’apparenza, tutti
pubblicati da Piemme, accolti con successo e tradotti in molti paesi. I
bestseller Terroni, Giù al Sud e, adesso, Il sud puzza. Storia di vergogna e
d’orgoglio, hanno fatto di Aprile il giornalista “meridionalista” più
seguito in Italia e gli sono valsi molti premi, tra cui il Premio Carlo Levi
nel 2010, il Rhegium Julii nello stesso anno e il Premio Caccuri nel 2012.
Sempre per Piemme ha pubblicato nel 2013 il pamphlet Mai più terroni.