mercoledì 12 novembre 2014

"Il Sud puzza. Storia di vergogna e d'orgoglio". Incontro con Pino Aprile

Si terrà venerdì 14 novembre alle 18, presso l’Aula consiliare del Palazzo socio-culturale di via Pietro Nenni, l’incontro con il giornalista e scrittore Pino Aprile, che, dopo Terroni, uscito nel 2010 e diventato un vero e proprio caso editoriale, e il successivo Giù al Sud, anch’esso a lungo in vetta alle classifiche, torna in libreria con Il Sud puzza. Storia di vergogna e d’orgoglio (Piemme, 2013), dedicato ancora una volta all’attualità scottante di un Meridione che tenta il riscattoLe ragioni di questa indagine appassionata, che apre una finestra su un Sud al di là dei luoghi comuni, con i suoi protagonisti e le sue storie di cronaca e di speranza, saranno il filo conduttore dell’incontro in programma a Santa Lucia del Mela. 
Il Sud puzza. Storia di vergogna e d’orgoglio, avvincente come un romanzo, è la storia di un risveglio, anzi di molti risvegli, di un riscatto sempre più vicino. Di occhi che si sono aperti su realtà inaccettabili, di persone che hanno potuto guardarsi le une con le altre, che si sono riconosciute e hanno deciso di fondersi in comunità. È la storia di una decisione che ne ha portate con sé molte altre, e che si riassume in un grido di protesta: “non vogliamo sopportare più”.
E sono molte le cose che non vogliono sopportare più, il ricatto “o salute o lavoro” che per decenni ha avvelenato Taranto nell’indifferenza generale, i veleni della “monnezza” proveniente da molte zone d’Italia e accumulata in Campania, veleni che si infiltrano nella terra, che uccidono il cibo e le persone, ma che arricchiscono la camorra e tutti quelli che fanno affari con la criminalità organizzata, il pizzo che bisogna pagare ai soliti noti per riuscire a lavorare.
Tra coloro che agiscono, ci sono figure di uomini e donne che rischiano, indifferenti al pericolo, al ricatto, alle minacce. Come Lella Ottaviano, commerciante, che per prima ha avuto il coraggio di denunciare i camorristi che esigevano il pizzo e che ha reso Ercolano una città libera, e don Maurizio Patriciello, diventato una guida per le associazioni che vogliono liberare la piana del Volturno dai veleni che l’hanno trasformata in un inferno, e Giuseppe Di Bello, tenente della Polizia provinciale in Lucania, la cui vita viene demolita per aver osato denunciare l’inquinamento di un lago, causato da infiltrazioni di petrolio.
Giornalista e scrittore, pugliese residente ai Castelli Romani, Pino Aprile è stato vicedirettore di «Oggi» e direttore di «Gente». Per la Tv ha lavorato con Sergio Zavoli all’inchiesta a puntate “Viaggio nel Sud” e al settimanale del Tg1, Tv7. È autore di diversi saggi, tra cui Elogio dell’imbecille, Elogio dell’errore e Il trionfo dell’apparenza, tutti pubblicati da Piemme, accolti con successo e tradotti in molti paesi. I bestseller Terroni, Giù al Sud e, adesso, Il sud puzza. Storia di vergogna e d’orgoglio, hanno fatto di Aprile il giornalista “meridionalista” più seguito in Italia e gli sono valsi molti premi, tra cui il Premio Carlo Levi nel 2010, il Rhegium Julii nello stesso anno e il Premio Caccuri nel 2012. Sempre per Piemme ha pubblicato nel 2013 il pamphlet Mai più terroni