La data è quella del trenta marzo, quando la seduta ordinaria di consiglio si apre con quasi due ore di ritardo trascorse dibattendo sulla legittimità del primo punto - la lettura e l'approvazione dei verbali delle precedenti sedute -, in seguito a presunte scorrettezze procedimentali segnalate dai consiglieri di minoranza, il capogruppo Marcaione e Cannuni. Quando finalmente si decide di rinviare il punto e si avviano i lavori, ancora una volta il consiglio comunale si presenta spaccato nella contrapposizione che vede maggioranza e minoranza incapaci di dialogare costruttivamente. Anche quando c’è da approvare il bilancio annuale di previsione per il 2009, che passa con i soli voti dei consiglieri di maggioranza e l’astensione dei consiglieri di minoranza rimasti dopo che Marcaione e Maimone hanno abbandonato l’aula, per ragioni diverse e in due momenti diversi. Con il bilancio, che il sindaco Nino Campo definisce “tecnico”, a causa della non florida situazione delle casse comunali, vengono approvati la relazione previsionale e programmatica per il biennio 2009–2011 e il bilancio pluriennale 2009–2011. Sul punto ha espresso soddisfazione il Presidente Francesco Rizzo, per l’approvazione avvenuta nei tempi previsti dalla legge. Torna in aula la discussione sul regolamento definizione agevolata per le unità immobiliari non dichiarate in catasto, ovvero per le quali sussistono situazioni di fatto non più coerenti con i classamenti catastali, per il quale i consiglieri di minoranza, dichiarando che si tratta nei fatti di un condono, avevano chiesto il rinvio. Il punto stavolta passa con i soli voti della maggioranza, che approva anche gli altri punti propedeutici al bilancio di previsione, con l’astensione dei consiglieri di minoranza: riconferma aliquota Irpef per il 2009, conferma aliquota Ici, piano triennale delle opere pubbliche per il triennio 2009-2011 e programma annuale per il 2009. L'unanimità si raggiunge su un solo punto, anche questo propedeutico, avente ad oggetto le aree destinate ad attività produttive, con la presa d'atto che, attualmente, non ne esistono.
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