Si è svolto oggi alle prime luci dell'alba il pellegrinaggio dalla Cattedrale fino alla contrada San Giuseppe, dove sorgeva la chiesa dedicata alla Madonna della neve.
Nel 1529, infatti, quando la statua venne commissionata allo scultore palermitano Antonello Gagini venne posta nella chiesa di "Santa Maria ad Nives" in contrada San Giuseppe, a poca distanza dalla centro luciese.
Il vescovo Antonio Franco spesso si recava in pellegrinaggio penitenziale per pregare davanti la Vergine, come documentato dal testo di Mons. Cambria:
A circa un chilometro dal centro, in contrada S. Giuseppe,
c’era una chiesetta dedicata a Santa Maria de Cellis che già nel 1403 figurava
di regio patronato. Il servo di Dio amava recarvisi spesso per alimentare la
sua pietà mariana;
estatico, contemplava a lungo la statua marmorea della
Madonna della neve
e con schietto entusiasmo esclamava:
“Se è così bella al nostro
occhio, che sarà vederne l’originale in Paradiso?
Se è così vaga la figura,
quanto più bello sarà il figurato?”
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Disegno a china di Matteo Lipari (1965) raffigurante il vescovo Antonio Franco che prega all'altare della Madonna della neve |
Nel 1675 la statua venne spostata nell'attuale santuario e con il passare degli anni l'edificio venne abbandonato e purtroppo oggi è rimasto ben poco.
A memoria di questa devozione recentemente è stato organizzando un pellegrinaggio penitenziale che alle prime luci dell'alba parte dalla cattedrale per giungere nel luogo ove sorgeva la chiesa, dove nel 2007 è stato costruito un altare commemorativo con l'immagine del Beato Antonio Franco davanti al quale stamattina è stata celebrata una messa.
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La strada che porta alla Contrada |
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Altare devozionale |
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Dettaglio targa commemorativa |
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Celebrazione della S. Messa in c/da San Giuseppe
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FONTI BIBLIOGRAFICHE:
"Messaggero di bene" il Servo di Dio Mons. Antonio Franco di Salvatore Cambria
"Il servo di Dio Mons. Antonio Franco" di P. Giovanni Parisi T.O.R.