venerdì 6 marzo 2009

"Pari Opportunità", per la festa della Donna un convegno sulle politiche di sviluppo declinate al femminile

Promuovere il principio delle Pari Opportunità nell’ambito del nostro territorio, in linea con l’orientamento dell’Unione europea e del governo nazionale, guardando anche agli sforzi compiuti a livello regionale e provinciale, sebbene gli obiettivi da raggiungere siano ancora lontani. Con questo spirito, nell’imminenza della festa della donna, si terrà domani, sabato, alle 17.30, presso il palazzo socio-culturale, il primo convegno sul tema “Pari Opportunità come politiche di sviluppo”, patrocinato dalla Regione, dalla Provincia, dall’Università di Messina e dal sindacato Cisl di Messina. “L’iniziativa è stata voluta in particolare dall’assessorato alle Pari Opportunità, guidato dal dott. Paolo Calderone, che rappresenta una novità assoluta introdotta dall’attuale amministrazione” dice la dr.ssa Giuseppina Merulla, consigliera comunale, che coordinerà i lavori del convegno. “La mia recente partecipazione al corso Donne, Politica e Istituzioni, organizzato in quasi tutti gli atenei italiani, mi ha fatto scoprire che c’è una grande sensibilità attorno a questi temi, ma i passi da compiere sono ancora molti, specialmente se pensiamo alla percentuale delle donne che lavorano in Italia, percentuale che scende drasticamente nelle regioni meridionali”. Dalla storia di una legislazione fraintesa e disattesa fino all’imprenditoria femminile, interverranno la prof. Antonella Cocchiara, docente di storia delle istituzioni politiche, la dr.ssa Mariella Crisafulli, segretaria provinciale Cisl, l’avvocato Adele Martinez, vice sindaco del comune di Torregrotta, la prof. Maria Concetta Picciolo, docente di economia aziendale e presidente dell’associazione culturale “Il Risveglio” di Milazzo.

martedì 24 febbraio 2009

In memoria di Sergio Burrascano



Solo un pensiero, abbassando la voce, per chi da sabato notte non c'è più. Una notizia giunta come fulmine a ciel sereno per la tragica fatalità che ha spezzato la vita di Sergio Burrascano, l'amico di tutti, 56 anni e tre figli, morto in seguito ad un incidente sulla provinciale che collega San Filippo del Mela al centro luciese, mentre viaggiava sul suo maxiscooter tornando verso casa, nello stesso tratto di strada in cui, appena un anno fa, aveva subito un altro gravissimo incidente, dal quale si era salvato per miracolo e dal quale si era faticosamente ripreso, quasi del tutto.


Per uno strano e beffardo gioco delle coincidenze, il destino lo attendeva proprio in quella curva, nel buio della notte tra sabato e domenica. Stavolta non ce l’ha fatta, perdendo la vita nello stesso giorno in cui, nove anni fa, moriva il padre. Inspiegabili intrecci del fato che gli amici, stretti attorno al dolore dei familiari, stentano ancora ad accettare.


L'impatto, per cause ancora da accertare, avvenuto tra la Suzuky "Burgman" condotta da Sergio Burrascano e la Toyota "Yaris" condotta da F.A., 20 anni, di Milazzo, è stato fatale. Il giovane a bordo dell'auto, rimasto illeso, ha riportato un forte stato di choc. E' stato ascoltato domenica mattina dai militari dell'arma per cercare ulteriori elementi utili per ricostruire l'incidente. L'automobile è stata sottoposta a sequestro. Per Sergio Burrascano a nulla sono valse le cure dei sanitari prestate al pronto soccorso dell'ospedale di Milazzo, dove è morto qualche ora dopo l'arrivo. E' stato lo stesso conducente della "Yaris" a far scattare l'allarme e a chiedere l'intervento delle forze dell'ordine e del 118.


Per tutta la domenica, sotto una pioggia incessante, i tanti amici di Sergio hanno circondato con il loro affetto la moglie Pina e i figli Alessandra, Tino e Michele, storditi dal dolore per la perdita di un padre che ricordano come esemplare, che dedicava tutta la vita alla famiglia. Il dolore, la commozione e lo sconcerto per l'assurdo intreccio del fato che ha condotto alla tragedia sono anche sui volti degli amici. Come Giuseppe Mandanici, che ha trascorso con Sergio, amico di una vita, le ultime ore prima del tragico incidente. Una sera tranquilla, serena, a Palermo, dove si erano recati per veder giocare la Juventus e dove avevano cenato, passeggiato e chiacchierato per le vie del centro, prima di riprendere l'auto per tornare verso casa: “Sergio era un grande esperto di calcio e un grandissimo tifoso della Juve, che seguiva ovunque in trasferta, partecipando a tutte le finali di Coppa dei Campioni. Sabato sera eravamo insieme a Palermo proprio per assistere alla partita della sua squadra del cuore. Rientrando l’ho pregato di lasciarsi riaccompagnare a casa, perché stava iniziando a piovere e non volevo che percorresse l’ultimo tratto di strada con lo scooter. Quando sono arrivato a casa e mi è arrivata la terribile notizia, non riuscivo a crederci”. La passione per il calcio lo aveva portato a fondare in paese, con un gruppo di amici, il club bianconero “Gaetano Scirea” e ad occuparsi della squadra locale, la “Pro Mende”, ai tempi in cui militava in “eccellenza”. “Era un uomo pieno di interessi, amava leggere e amava la musica” ricorda commosso Franco Mendolia. “Gli piaceva parlare con la gente, aveva un carattere esuberante e aperto". Un altro dei suoi amici più stretti, Angelo Siracusa, parla di quanto amasse il suo lavoro di capotreno, che nell’ultimo anno, dopo l’incidente, aveva lasciato, a malincuore, per ricoprire un altro incarico in ufficio. Una vita condivisa con la moglie Pina e i tre figli, di cui era orgoglioso. Ai familiari, anche da questo blog, un pensiero carico d'affetto.

mercoledì 18 febbraio 2009

Consiglio comunale, domani la seduta

Nove i punti all’ordine del giorno che il consiglio comunale, presieduto da Francesco Rizzo, affronterà domani, alle 18.00, nella prima seduta del nuovo anno. Tra le tante questioni all’attenzione dei consiglieri il piano delle alienazioni di beni immobili di proprietà comunale per il triennio 2009-2011, in base all’ex art. 58 L. 133/2008, e l’approvazione del regolamento definizione agevolata per le unità immobiliari non dichiarate in catasto, per le quali esistono situazioni non più coerenti con i classamenti catastali. Tra i punti da trattare anche l’integrazione del regolamento del gruppo comunale di protezione civile, l’abrogazione di norme precedenti del regolamento comunale per l’erogazione di contributi per la pratica sportiva e, su proposta dell’assessore al turismo Franco Interisano, l’adesione all’associazione “Borghi autentici d’Italia”. Il civico consesso si confronterà inoltre sul riconoscimento di un debito fuori bilancio, in merito alla sentenza n.495/2006 del Tribunale di Barcellona P.G., e sull’approvazione della programmazione annuale 2009 delle collaborazioni esterne delle consulenze e degli incarichi di studio e di ricerca. L’ultimo punto all’ordine del giorno prevede la risposta ad interpellanze.

lunedì 9 febbraio 2009

Inchiesta "Pozzo", le reazioni del sindaco Campo e del PD cittadino

"Non siamo terra di mafia". E' questo il messaggio che l'amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco, geom. Antonino Campo, affida ad un comunicato stampa in seguito ai fatti di cronaca relativi all’“Operazione Pozzo”, che, lo ricordiamo, denuncia la pesante ipotesi di una connivenza fra politica luciese e mafia. Un capitolo particolare dell’inchiesta antimafia che ha decapitato il braccio operativo della malavita organizzata della Cosca dei Barcellonesi, con le sue articolazioni territoriali, riguarda infatti gli intrecci tra politica e mafia che vedono indagati, con l’ipotesi di concorso in associazione mafiosa, l’ex sindaco di Santa Lucia del Mela Santo Pandolfo insieme a funzionari comunali. Un caso che ha scosso il paese, provocando immediatamente la spaccatura nell'opinione pubblica tra colpevolisti e innocentisti, sul quale è arrivata la reazione del sindaco Campo, che ha espresso, anche a nome dell’amministrazione da lui rappresentata, indignazione “per i commenti riportati dagli organi di stampa che coinvolgono, su fatti ancora da provare, un amministratore di indubbia moralità, una intera amministrazione ed il relativo elettorato composto da persone oneste, delegittimando una intera comunità che non è terra di mafia né tanto meno di mafiosi”. A tal proposito, il sindaco Campo precisa che “l’indagine è in corso ed è, pertanto, arbitrario, in questo momento, fare delle affermazioni sull’ esistenza di rapporti fra mafia e politica a Santa Lucia del Mela”. “A nessuno è consentito presumere responsabilità che l’autorità giudiziaria, del cui operato l’amministrazione comunale è assolutamente rispettosa e fiduciosa, non ha ancora accertato nè provato. Come Sindaco ritengo, però, doveroso difendere la legittimità degli atti posti in essere sia dalla precedente amministrazione rappresentata dal Sindaco dott. Santo Pandolfo della quale il sottoscritto faceva parte sia dall’attuale amministrazione rappresentata dal sottoscritto”. Sugli stessi toni il documento diffuso dalla sede cittadina del Partito Democratico, del quale l’ex sindaco Pandolfo fa parte:“Non è questo il paese dei patti scellerati con la mafia – si legge nella dichiarazione firmata, tra gli altri, dai deputati regionali Panarello e Rinaldi –, all’unanimità abbiamo ricusato quanto potrebbe apparire dalle cronache e dagli accostamenti apparsi sulla stampa di questi ultimi giorni. Noi abbiamo sostenuto Pandolfo perché convinti, come lui asseriva, che il cittadino deve ottenere ciò che gli spetta come diritto e non come favore personale di chi lo amministra. Per questo e per quanto lo conosciamo ci è impossibile credere che lui abbia potuto dar corso ed accettato qualsiasi “voto di scambio” e tanto meno lo vediamo accostabile ai boss di cosa nostra”. Il documento prosegue con una dichiarazione di fiducia nei confronti della magistratura:“Primi fra tutti plaudiamo al lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura e riteniamo che, prima del relativo verdetto, nessuno possa indicare Santa Lucia del Mela come luogo ove avvengono intrecci politico mafiosi e quant’altro”.

venerdì 6 febbraio 2009

Politica e giustizia, dibattito aperto

Dopo una prolungata assenza da questo blog, dovuta agli impegni della vita reale che mio malgrado mi hanno sottratta all'impegno virtuale con i visitatori di queste pagine - pagine che sono dei cittadini, ribadisco, in quanto io mi limito ad offrire la piattaforma per un serivizio -, sono stata colpita dall'alto numero di commenti sulle sorti del nostro paese nei giorni cruciali che ci hanno visti, notizia dopo notizia, protagonisti involontari di un'attenzione mediatica di cui avremmo volentieri fatto a meno. Non passa giorno, da sabato scorso, che non si parli della cosiddetta operazione "pozzo" e delle indagini - i fatti sono noti - che riguardano l'ex sindaco Pandolfo e altri luciesi componenti della commissione edilizia nel periodo in cui misfatti e nefandezze in odor di mafia sarebbero avvenuti. Premetto che non ho seguito la vicenda dal punto di vista giornalistico perchè non mi occupo di cronaca giudiziaria, come del resto non mi occupo di cronaca nera - e anzi approfitto di questa precisazione per ricordare che il mio lavoro di giornalista che svolgo nelle vesti di corrispondente si associa a quello di ricercatrice universitaria, che mi impegna quasi quotidianamente alla facoltà di Lettere e Filosofia di Messina, motivo per il quale non posso essere sempre fisicamente presente su questo blog; d'altronde, la vitalità del blog si rileva dall'alto numero dei commenti e dei visitatori, confermando la funzione che esso doveva avere nelle mie intenzioni quando è stato creato: stimolare il dibattito e il confronto tra le idee. Una comunità di cittadini che dialogano sui problemi e fanno proposte, osservano la realtà con occhio critico e si pongono costruttivamente in un atteggiamento positivo verso la crescita civile è il presupposto perchè si possa parlare di cittadinanza attiva e non di sudditanza informe, il presupposto per essere partecipi, con le proprie idee e il ruolo che si è scelto, alla vita di una città: quando ciò non avviene, è un'opportunità che si perde, ecco perchè mi amareggia leggere commenti pieni di insulti quando questo spazio - che è di tutti, dei cittadini - non viene utilizzato in modo proficuo. Premesso che quindi, il mio intervento in questa sede, più volte sollecitato, non può essere di carattere giornalistico perchè non sarebbe deontologico riportare fatti che non ho seguito copiandoli dai giornali giacchè non sono in possesso dei materiali originali dell'inchiesta, e perchè non voglio entrare come giornalista in merito ad una vicenda giudiziaria che è all'attenzione delle sedi competenti, intervengo come privata e libera cittadina per dire che mi sento profondamente ferita dal constatare che questa vicenda sta facendo emergere l'assoluta assenza del senso di comunità: penso infatti che non stiamo assistendo alla sconfitta di un politico, o di una classe politica, ma di un intero paese. E questo non solo perchè accusati di infiltrazioni mafiose nella politica luciese, ma anche, e soprattutto, perchè mi sembra inamissibile che qualcuno, oggi, per come stanno andando le cose, possa gioire della sorte che ci ha colpiti. Qui non si tratta di dividerci in pro-Pandolfo o contro-Pandolfo, ma di assistere con l'anima a lutto alla veglia funebre di un paese, sbattuto violentemente sotto i riflettori che ci illuminano non d'immenso ma di vergogna. Non sappiamo quale sarà il corso della giustizia in merito alla vicenda, ma sappiamo di essere additati, e di poter essere, il paese in cui la mafia controlla la politica: e vi sembra poco? Come può qualcuno gioire della mala sorte che ci tocca, come possiamo non sentirci tutti, indipendentemente dal colore politico o dal voto espresso alle elezioni, intimamente scossi e addolorati? In un momento in cui il dibattito sulla giustizia in Italia mette a confronto colpevolisti e innocentisti, giustizialisti e garantisti, il commento che mi sento di fare sulla situazione che S. Lucia del Mela, noi, cittadini, stiamo vivendo è di natura sociologica e mediologica:

- Assenza del senso di Comunità;

- Gogna mediatica.

Scavando più a fondo, mi sorprendono e mi amareggiano, ma soprattutto mi inorridiscono, mi sconvolgono e mi fanno paura le reazioni di chi in queste ore esulta. Che crediamo o no nella giustizia, le indagini faranno il loro corso, dureranno forse anni, porteranno o meno alla verità, ma resta la pesantissima eredità di questi giorni durante i quali assistiamo a notizie spesso trapelate o distorte, ai gossip, ai pettegolezzi pruriginosi e alla curiosità morbosa di chi sfoglia il giornale per scoprire chi è stavolta il mostro.

mercoledì 14 gennaio 2009

Biblioteca comunale, restyling e iniziative

Riprende il via l’attività della Biblioteca comunale, con la nomina di un nuovo comitato di gestione e in cantiere tante iniziative dedicate al mondo dei libri. “L’obiettivo è fare della biblioteca uno dei centri della vita culturale della comunità” dice l’assessore alle attività culturali, dott. Paolo Calderone. “Rivitalizzare l’attività della biblioteca, coinvolgere i cittadini e promuovere eventi culturali è il percorso seguito da questo assessorato, che crede molto nella cultura come momento di crescita personale e sviluppo civile”.
Tra le prime iniziative realizzate, c'è il convegno sul centenario del terremoto di Messina, tenuto il 27 dicembre scorso, che si è rivelato un evento di grande interesse, non solo per l'ampia partecipazione di pubblico ma soprattutto per la qualità delle relazioni e degli interventi, che hanno proposto una riuscita combinazione tra l'approccio giornalistico e letterario e quello scientifico.
Per i prossimi appuntamenti della Biblioteca comunale e dell'Assessorato alle attività culturali, grande attenzione al mondo dell'infanzia e dell'adolescenza. L’amore per i libri, si sa, nasce da bambini e proprio i più piccoli sono i protagonisti del progetto nazionale “Nati per Leggere” adottato dalla Biblioteca, un laboratorio di lettura che si svolgerà una volta alla settimana in uno spazio predisposto nei locali del palazzo socio-culturale. La partecipazione al progetto, realizzato dall'Associazione Italiana Biblioteche, dall'Associazione Culturale Pediatri e dal Centro per la Salute del Bambino, è stata promossa dalla dott.ssa Elisabetta Lombardo, consigliere comunale in carica, che curerà l'iniziativa. Ai bambini e agli adolescenti è dedicata inoltre una rassegna cinematografica che partirà il prossimo mese, il cui programma sarà presto reso noto.
Nei locali del palazzo socio-culturale è prevista una nuova sede per la Biblioteca, più comoda e spaziosa, con la collocazione di una postazione informatica e di una sala lettura, e la riorganizzazione dell’archivio storico, per il quale sarà a breve rinnovato il comitato di gestione.
Il programma del nuovo comitato di gestione della Biblioteca, che si costituirà a breve, comprende l’informatizzazione dei cataloghi, l’organizzazione di convegni ed incontri con l’autore, il coinvolgimento delle scuole. Ma anche l'inserimento della scheda di ogni libro sul sistema OPAC/IBSN, la redazione di un elenco testi da acquistare ed eventuali donazioni cartacee e digitali, la consultazione dell'elenco dei prestiti e la redazione di un elenco dei testi smarriti, l'individuazione dei testi da escludere dal prestito (enciclopedie, dizionari, testi storici e rari). Un programma, insomma, che consentirà agli studiosi e agli appassionati la consultazione rapida e la fruizione completa del ricco patrimonio librario di cui il nostro paese dispone, che rappresenta una risorsa per gli studenti, i ricercatori, gli storici e per tutti coloro che amano la lettura.
Alle iniziative del comitato di gestione collabora un gruppo aperto di volontari che si è formato all’interno dell’Assessorato alla cultura, comprendente tanti giovani che intendono mettere a disposizione del paese le proprie idee e il proprio entusiasmo.

mercoledì 7 gennaio 2009

Internet e politica

Nell'inaugurare il primo post del nuovo anno, ringrazio l'assessore Vaccarino che ha risposto alle domande precise che gli sono state poste nei commenti del post intitolato "Carbone sotto l'albero", dando così il suo contributo all'inizio di un modo di fare politica che, come lui stesso ha sottolineato, parte dal basso e rivoluziona i meccanismi tradizionali di incontro tra il "Palazzo" e la "Piazza", all'insegna del dialogo diretto, e speriamo costruttivo, tra le istituzioni e la comunità che rappresentano. Augurandomi che si possa aprire un confronto proficuo tra le parti, libero da volgarità e insulti gratuiti, ringrazio non solo chi risponde ma anche chi pone le domande, innescando a sua volta un modo attivo e partecipe di vivere la cittadinanza. Sono convinta che il connubio tra la politica, nel senso più ampio del termine, e i nuovi strumenti comunicativi offerti dalle tecnologie di rete possano aprire le porte ad un generale miglioramento dello spirito e del modo di fare politica, interattivo e multimediale: se ne sono accorti anche i nostri politici su scala nazionale, che sfruttano le risorse di internet per dialogare con i cittadini e allargare la base di consenso.
"Ritengo la web chat uno strumento utile, perchè le istituzioni hanno il dovere di ascoltare i cittadini, e perchè credo che a qualche "navigante" possa far piacere rivolgere una domanda al Presidente della Camera". Sono parole di Gianfranco Fini, che dopo aver videochattato con i cittadini attraverso il sito della Camera, vorrebbe trasformare quell'esperienza in un appuntamento più frequente, quasi fisso. Fini ha annunciato inoltre l'apertura di YouTube Camera, dove si potrà vedere tutto l'archivio di Montecitorio. E ancora, a breve il lancio di na web tv della Camera dei Deputati e il restyling del sito, che avrà due nuove sezioni, una per i giovani e una per i bambini, con inediti viaggi nel Palazzo e cartoni animati. Ma non solo: avete presente Facebook? I nostri rappresentanti al governo hanno scelto il sito di social network per accrescere la propria popolarità. Prima è Mariastella Gelmini, che ha aperto un filo diretto con gli studenti su Youtube ed è supercliccata su Facebook, con oltre 16 mila sostenitori. Secondo posto per Bossi, poi Veltroni e poco più sotto Berlusconi. A seguire nella top ten Brunetta e Di Pietro, mentre il trio Tremonti, Fini, D'Alema è staccato attorno a quota 3.000 sostenitori. Ultima, e lontana anni luce, Mara Carfagna, con 400 sostenitori circa.
Su Facebook esistono al momento due gruppi dedicati a S. Lucia del Mela: "Santa Lucia del Mela", appunto, con 30 iscritti fino ad ora, e "Luciesi nel mondo", dove gli iscritti sono 13. Per quanto riguarda i siti che parlano del nostro paese, basta dare un'occhiata su Google per scoprire che sono tantissimi: santaluciadelmela.net, santaluciadelmela.eu, i siti delle varie associazioni e delle parrocchie. Con l'auspicio che su questo blog avvenga un vero e costruttivo incontro tra le parti della società, e che se ne faccia buon uso, buona navigazione...

Scuola materna di contrada Bruca, un caso irrisolto

Torno sull'argomento edilizia scolastica, occupandomi in particolare della nuova struttura di contrada Bruca, ancora non utilizzata eppure già vandalizzata, prendendo spunto dalla sollecitazione fatta all'assessore alla pubblica istruzione Santo Vaccarino. Senza entrare nel merito del contenzioso che riguarda il Comune, e che è in corso nelle sedi competenti, mi limito a portare l'attenzione di quanti non ne siano a conoscenza sulla struttura, e lo faccio attraverso delle foto che ho scattato introducendomi nella scuola. La via d'accesso non c'è, come dimostrano le immagini: esiste un cancello d'ingresso ma non è praticabile la strada per giungervi. Per arrivare all'edificio ho praticamente fatto lo stesso tragitto dei vandali, ai quali la strada invece è ben spianata: basta inoltrarsi tra le erbacce e saltare un muretto, ed il gioco è fatto. Lo "spettacolo" che si è presentato ai miei occhi è il seguente: una struttura ampia, tanto da risolvere tutti i problemi di spazio di cui soffre in questo momento la scuola nel nostro paese, luminosa, completa in tutte le sue parti - dagli infissi, ai bagni, ai pavimenti, addirittura decorati - ma distrutta da vandali che hanno insozzato le pareti di colore, divelto parti dei sanitari e spaccato la centralina dell'impianto elettrico, rotto i vetri, lasciato tracce del loro passaggio, come preservativi abbandonati quì e lì, dopo l'uso, si intende. Il resto dei danni che non sono opera dell'uomo, come l'umidità e la muffa ai soffitti, lo hanno fatto il tempo e l'incuria, l'abbandono.
La vicenda di questa scuola inizia nel 1998, con il primo finanziamento ottenuto dalla Regione per l'edilizia scolastica, pari a due miliardi e mezzo delle vecchie lire. Il resto è una storia di lavori iniziati, bloccati, ostacolati, una storia all'attenzione dei tribunali, fino alla situazione attuale in cui, come afferma l'assessore Vaccarino, l'amministrazione non può disporre della struttura perchè manca il collaudo statico dell'opera, per cui è stato incaricato l'arch. Felice Pellegrino. "Dobbiamo comunque aspettare il collaudo, necessario per essere certi che la struttura è stata costruita a regola d'arte. Se tutto è a posto, possiamo prevedere che dal prossimo anno scolastico i nostri bambini possono frequentare l'agognata scuola", dice l'assessore.