venerdì 4 marzo 2016

Tre personaggi illustri della storia luciese saranno ricordati con piazze e strade



Salvaguardia della memoria, al via l’intitolazione di due piazzali e di una strada a personaggi illustri della storia luciese. È questa la proposta della commissione toponomastica, che ha deliberato di dedicare un posto nella mappa cittadina al filosofo Pasquale Galluppi, al poeta e pittore Ruggero Vasari, al carabiniere partigiano Giacomo Impalà.

Il filosofo Pasquale Galluppi

A Galluppi (Tropea 1770 – Napoli 1846), che fu dapprima alunno e poi docente del Seminario arcivescovile luciese, su iniziativa dei discendenti verrà intitolato il piazzale antistante il Castello federiciano, che ha ospitato a lungo la sede seminariale dove si sono formate intere generazioni di ecclesiastici e studiosi. Galluppi, che contribuì all’introduzione e alla conoscenza in Italia della filosofia europea, visse a Santa Lucia del Mela durante la giovinezza, insieme ai genitori, prima di trasferirsi a Napoli e dedicarsi all’attività accademica.


L'artista Ruggero Vasari
Di origini luciesi, come testimonia il palazzo nobiliare di famiglia, è Ruggero Vasari (Messina 1898 – 1968), protagonista della stagione futurista messinese di inizio Novecento e poi attivo in Europa come animatore culturale, drammaturgo e gallerista, ospitando a Berlino, tra gli altri, Boccioni, Depero e Prampolini. Vasari, su proposta dell’assessore ai beni culturali Rosario Torre, sarà ricordato con l’intitolazione del piazzale situato tra l’asilo nido comunale e il palasport, lungo il viale dei Pini.   



Il carabiniere partigiano Giacomo Impalà

Su invito del cultore di storia patria Mimmo Cirino, che ne ha ricostruito la biografia, verrà poi dedicata una strada al carabiniere e partigiano luciese Giacomo Impalà, fucilato per mano dei fascisti a Cividale del Friuli nel 1944, ad appena vent’anni. Il suo nome verrà dato alla via attualmente intitolata a Francesco Crispi, con imbocco dalla via Cesare Battisti e confinante con vico Crispi.  



Della commissione toponomastica, istituita e presieduta dall’assessore Torre, fanno parte i consiglieri comunali Libero Rappazzo, Francesca Giunta, Mario Manna, i responsabili per l’ufficio tecnico e per l'anagrafe Pasquale Salvo e Gianni Ilacqua. Le nuove intitolazioni, approvate in Giunta, saranno sottoposte al vaglio della Prefettura per la ratifica definitiva. (KT)


martedì 1 marzo 2016

A Santa Lucia del Mela la prima Scuola estiva Internazionale di Mummiologia

L'antropologo Dario Pimobino Mascali
Meno note di quelle di Palermo o di Savoca, ma non per questo meno preziose, le mummie custodite nella cripta luciese dei Cappuccini fanno parte di un patrimonio ancora tutto da scoprire. Il nostro capoluogo regionale e il piccolo centro messinese, famoso per aver ospitato il set del film “Il Padrino”, sono, infatti, i principali riferimenti, in Sicilia, per gli studiosi e i turisti che si avventurano alla scoperta delle loro celeberrime Catacombe, insieme ai siti di Gangi e di Piraino. Anche Santa Lucia del Mela, tuttavia, vanta una simile tradizione e  decine di corpi, molti dei quali ben conservati, sono custoditi nella cripta della chiesa dei Cappuccini, fondata nel 1610 con l’annesso convento. Un complesso monumentale che si inserisce a pieno titolo nell’ampio contesto dei beni culturali luciesi da recuperare e valorizzare, ai fini della salvaguardia della memoria storica e della fruizione turistica. In questa direzione si colloca la scelta di Santa Lucia del Mela come sede della prima Scuola Estiva internazionale di Studi sulle Mummie che si svolgerà in Italia durante il prossimo mese di luglio, a seguito di una cooperazione tra il Progetto Mummie Siciliane, diretto da Dario Piombino-Mascali, paleoantropologo all’Università di Messina e Vilnius, e Karl Reinhard, scienziato forense dell’Università americana del Nebraska.  
«La cripta dei Cappuccini di Santa Lucia del Mela rappresenta un prezioso scrigno di beni storici e biologici», spiega Dario Piombino-Mascali. «I corpi in esso conservati sono una testimonianza importante di arcaiche pratiche funerarie, un tempo estremamente diffuse nel Mezzogiorno». La cripta, adesso fruibile, offre anche un breve catalogo che illustra la storia e le caratteristiche delle sue mummie. «I resti umani, visibili in teche, nicchie e casse, appartengono a laici ed ecclesiastici di ogni età e di ambo i sessi», racconta lo studioso, «e spesso indossano ancora abiti e artefatti dell’epoca, utili ad attestare l’uso della cripta sino all’ottocento». Attraverso lo studio scientifico delle mummie è possibile fotografare usi e costumi, credenze e tradizioni di una comunità. Ma, oltre all’interesse antropologico, esiste anche una prospettiva prettamente medica di indagine, che permette, ad esempio, di diagnosticare alcune condizioni patologiche ascrivibili all’epoca e allo stile di vita.
Il corso estivo si configura come una full immersion di due settimane, che coinvolgerà gli studenti dell’ateneo americano e delle numerose altre università ad esso consorziate. Negli Stati Uniti, infatti, la paleopatologia è una scienza ampiamente diffusa fin dagli inizi del XX secolo e tutt’oggi molto feconda.
Il complesso luciese dei Cappuccini
La scuola - patrocinata dal Comune di Santa Lucia del Mela e dall’assessorato ai Beni Culturali della Regione Sicilia, diretto da Carlo Vermiglio – si concentrerà sugli aspetti teorici relativi allo studio delle mummie, tra cui l’anatomia, la tafonomia, la parassitologia e la palinologia, fino ad arrivare alla conservazione e musealizzazione di questi importanti reperti. Una parte del corso di studi sarà inoltre dedicata all’analisi di antichi virus e batteri estrapolati da resti mummificati. 
Tutti insegnamenti arricchiti da una lunga esperienza sul campo dei docenti che ha gettato luce su stile di vita, abitudini alimentari e cause di morte dei gruppi umani più diversi: dalle mummie egizie di età dinastica a quelle delle torbiere del nord Europa, passando per i corpi delle chiese lituane, per quelli della famiglia Medici di Firenze - come Anna Maria Luisa de’ Medici e Vittoria della Rovere – e per le reliquie dei santi.
«La scuola sarà il trampolino di lancio degli studiosi che intendono approfondire un settore particolare come la mummiologia. La scelta sul dove ospitare gli studenti – dice Dario Piombino-Mascali –  è ricaduta sullo storico convento dei Cappuccini di Santa Lucia del Mela, di grande suggestione e rilevanza architettonica, anche per la presenza del corpo incorrotto del Beato Antonio Franco e delle mummie esposte nella cripta del convento stesso».
Affiancherà gli insegnamenti teorici la visita dei siti del Sepolcro dei Sacerdoti di Piraino e delle Catacombe dei Cappuccini di Palermo, di cui Piombino-Mascali è conservatore dal 2010. (KT)

domenica 28 febbraio 2016

Ex assessore Letizia, arriva il comunicato stampa


COMUNICATO STAMPA di ANGELO LETIZIA

Dopo un lungo periodo di religioso silenzio, sollecitato dai tantissimi amici che non hanno gradito la “mossa”, mi sembra opportuno intervenire in merito alla mia revoca di assessore comunale, decisa dal Sindaco di Santa Lucia del Mela in data 19 febbraio ma già preordinata qualche mese prima.
Ricordo ai miei amici e a me stesso che nel lontano 2010 fui chiamato dal Sindaco di Santa Lucia del Mela ad affiancarlo nella gestione comunale, dopo una crisi politica a seguito delle dimissioni di un assessore e la revoca di altri due assessori. Appena insediato fui catapultato in una profonda storica crisi economica del Comune, dovuta alle note vicende del debito della cooperativa casa per tutti. Fu necessario, oltre a gestire l’ordinaria amministrazione a zero spese, devolvere la propria indennità (non ancora ricevuta) per la gestione degli uffici, dall’acquisto della carta, alle cartucce, ecc., e per anticipare le spese per garantire la minima organizzazione della festività della Madonna della Neve-
Seguì un periodo di grosse difficoltà economiche, superate brillantemente grazie all’impegno della “squadra amministrativa”, in collaborazione con gli uffici comunali.
Il mio impegno fu sempre massimo sia in termini di presenza fisica che in termini di apporto professionale, ampiamente premiato alle scorse elezioni comunali, risultato fra i primi eletti e nominato fin da subito assessore comunale.
Non mi dilungo ad elencare le innumerevoli proposte di deliberazione, le innovazioni apportate in termini di comunicazione alla cittadinanza, ammodernamento tecnologico degli uffici, i risultati raggiunti nella gestione ordinaria del settore delle manutenzioni e nell’ammodernamento del Cimitero Comunale, i successi, riconosciuti in ambito regionale, per l’organizzazione di una “invidiata” struttura comunale di protezione civile. 
Non è necessario un elenco esaustivo in quanto tutto quanto è sotto gli occhi dei concittadini, molto apprezzato dai collaboratori dipendenti comunali che ringrazio per le tante attestazioni di stima.
Nulla faceva presagire, almeno a mia conoscenza, fino alla recente ultima gestione dell’emergenza idrica e idrogeologica dello scorso mese di ottobre 2015, quando per l’ennesima volta, il mio impegno fu estremo per il superamento delle fasi critiche sia per i danni materiali alle infrastrutture, sia per la grave crisi idrica che ha colpito il paese a seguito dell’interruzione di una importante fonte di approvvigionamento.
Poi, a novembre, apprendo e ne prendo atto, senza comunque avere avuto alcun precedente confronto, della revoca dell’incarico di vicesindaco ed il ridimensionamento delle cariche assessoriali. 
Una su tutte però mi fa capire come veramente stanno le cose. 
In quell’occasione mi viene anche rimossa la carica relativa ai servizi cimiteriali, ma dopo una mia accesa reazione, alla luce dei recenti risultati raggiunti (recupero 200 tombe, costruzione cellari, regolamento cimiteriale, interventi di manutenzione, ecc.), mi viene in extremis riattribuita la delega.
In quell’occasione, giusto per precisare, ho chiesto espressamente se il ridimensionamento delle deleghe e l’”affievolimento” della fiducia  fossero, per ipotesi, dovute ad un mio comportamento immorale nella gestione della macchina amministrativa, invitando il Sindaco, alla presenza dei colleghi assessori, in tale ipotesi (anche se per me irragionevole), a denunciare immediatamente alle autorità tutto quanto a Sua conoscenza. Ma mi è stato confermato che assolutamente non veniva messa in discussione la “moralità ed onestà” politica e personale che da sempre mi ha contraddistinto (questo  è l’argomento a cui tengo in particolare).
Intanto, a partire dai primi giorni del mese di dicembre si presenta un mio serio problema di salute che mi costringe ad assentarmi spesso per visite mediche, accertamenti, impedimenti fisici e per un naturale calo di entusiasmo. 
Per questo, spesso, vengo contattato dal segretario comunale, e solo da Lei, che ringrazio vivamente, sia per chiedere chiarimenti in merito alle mie assenze, sia per informarsi, sempre solo lei, per le mie condizioni di salute.
Prontamente, in maniera riservata, viene prodotta tutta la documentazione medica attestante i problemi di salute, problemi tutt’ora sotto osservazione e cura presso l’Ospedale lombardo San Raffaele.
Per la correttezza che sempre mi ha contraddistinto, ho comunicato anche al Sindaco di Santa Lucia del Mela tali evenienze, invitandolo ad adottare le sue determinazioni qualora le mie continue assenze avrebbero potuto comportare un rallentamento dell’attività amministrativa, riallacciandomi alla sua decisione di novembre di dovere rilanciare necessariamente l’attività amministrativa.
Da qui, la revoca dell’incarico, anche questa volta comunicatemi lo scorso 19 febbraio attraverso le procedure formali della notifica dell’atto con il messo comunale.
Ritengo di dovermi limitare a raccontare i fatti, giusto per evitare speculazioni e soprattutto per “schiarire” a tutti che la “mossa” potrebbe essere ricondotta ad una mera operazione strategicamente politica, senza che di fondo ci siano chissà quali interessi di sorta od operazioni oscure (chiaramente da entrambi le parti).
Quindi, ribadisco e tranquillizzo, nulla di rilevante di carattere ammnistrativo.
Esco di scena con l’orgoglio di avere lasciato un mio rilevante contributo alla comunità luciese, fiero di averlo fatto, cosciente di avere commesso anche tanti errori.
Mi sento anche con la coscienza a posto per avere abbondantemente “compensato” le mie ultime assenze, secondo qualcuno intenzionali, tutte quelle volte in cui giorno e notte mi sono speso per il bene comune adempiendo con scrupolosità al mio dovere di assessore (ricordo, senza andare indietro nel tempo, i giorni, le notti, le domeniche di quella emergenza idrogeologia-idrica, per tutti i sopralluoghi e per l’approvvigionamento idrico con cisterne di privati ed attività commerciali con il supporto encomiabile dei volontari del gruppo comunale, e quell’ultimo panino domenicale consumato in sede….. bei ricordi).
Tuttavia avendo devoluto l’indennità di carica degli ultimi mesi, impegnandomi ad acquistare un defibrillatore, (ma non è l’unica volta), mi sento ancor più perdonato dai miei concittadini.
Il mio impegno, appunto, è stato spesso “morboso”, a scapito della mia salute, della mia attività professionale, degli impegni familiari. Ritengo quindi questo il mio errore principale di questa esperienza, quello di avere dato troppo, a volte anche occupando spazi più ampi di quelli a disposizione.
E per questo chiedo umanamente scusa a tutti, ai concittadini, ai consiglieri comunali, ai colleghi assessori, al sig. Sindaco, per tutti gli errori commessi nell’esercizio del mio mandato, per tutte quelle volte che non ho risaltato il lato umano a favore dell’attività meramente istituzionale.
Nello stesso tempo ringrazio tutti, dai dipendenti comunali, agli stessi consiglieri e colleghi assessori comunali per i rapporti di collaborazione politica e di amicizia che resteranno immutati nel tempo.
Per rispondere ad alcune incalzanti richieste che mi giungono, rassicuro che il mio impegno nel sociale è incondizionato, che resto a disposizione per ogni necessità di coloro che mi hanno dato e mi confermano tutt’oggi la loro fiducia, mettendo a disposizione la mia esperienza professionale, e che non rientra fra i miei attuali programmi una carriera politica.
Infine, ritengo opportuno esprimere il mio personale sostegno morale  al consigliere comunale Maria Catena Mirabile, a me vicina “umanamente” (ritenendo la parola “politicamente” molto riduttiva), per le recenti operazioni politiche di avvilimento che l’hanno interessata, ritenendo estremamente politicamente irrispettoso celare scelte preordinate, sebbene oggi condivise dalla maggioranza del gruppo e quindi incontestabili, con le solite frasi fatte,  “per i recenti cambiamenti degli scenari politici”, frasi tipiche della politica dei palazzi alti. Infatti ancora non sono riuscito a comprendere gli scenari politici luciesi mutati, a meno che il mutamento consista nell’avere scaricato l’assessore Letizia dalla nave.

Grazie per l’attenzione, a presto.

Angelo Letizia

venerdì 26 febbraio 2016

Emanuele Impalà resta al suo posto, la maggioranza si spacca




E la frattura, infine, è arrivata. Inesorabile, profonda e destinata ad essere alimentata dal risentimento – perché a nessuno piace essere sotto attacco – ma anche dal rumore di fondo delle chiacchiere che, in ogni piccola città, sono il pane quotidiano della politica locale. D’altra parte, è una storia vecchia: anche durante i primi cinque anni dell’amministrazione Campo la maggioranza si spaccò in Consiglio più o meno a metà mandato, quando l’allora presidente Francesco Rizzo, pandolfiano anche per ragioni personali (in quanto cognato dell’ex sindaco) uscì dal gruppo per non lasciare la poltrona, come aveva promesso di fare insediandosi; per non parlare del pasticcio in Giunta, con assessori spediti a casa o usciti sbattendo la porta e altri subentrati in corsa, ma poco fortunati: una era Giusy Merulla, che non ha mai più fatto politica a Santa Lucia del Mela, l’altro era Angelo Letizia, per ironia della sorte chiamato da quello stesso sindaco che pochi giorni fa l’ha salutato con un bel due di picche. 
La cronaca di questi giorni, quindi, non è che il solito copione pronto a ripetersi quando l’entusiasmo della vittoria elettorale è solo un’eco lontana e la fragile barca della maggioranza naufraga sugli scogli del disaccordo. A far esplodere la miccia, da una parte il caso Letizia, dall’altro il caso Mirabile, disinnescato soltanto in parte. Se la corazzata Nino Campo, Emanuele Impalà e Carmelina Genovese tenta di risolvere la partita mettendo in un angolo la consigliera (che pure è stata la più votata nel 2013) c’è da aspettarsi che qualcun altro farà compagnia a Mirabile fuori dalla maggioranza, come Pietro Amalfi, l’unico sinora a non essersi allineato alla posizione del gruppo.
Con tre note inviate congiuntamente, il sindaco, il presidente del consiglio e il capogruppo di “Liberi e Protagonisti” fanno muro sulle recenti dichiarazioni di Mirabile, che ha rifiutato l’ingresso in Giunta al posto di Letizia e che chiede, invece, la presidenza del consiglio comunale, come le sarebbe spettato a due anni e mezzo dall’insediamento, secondo gli accordi iniziali. Il meccanismo, tuttavia non è così lineare: né Campo può decidere sulle sorti del Consiglio, né le eventuali dimissioni di Impalà significherebbero automaticamente il passaggio di consegne a Mirabile, dato che il ruolo di presidente è assegnato dai quindici consiglieri con votazione segreta; Emanuele Impalà ottenne nel 2013 la poltrona con tutti i dieci voti della maggioranza, che oggi non è più disponibile a girarli a Mirabile, estromessa di fatto dai giochi.   
L’ultimo capitolo di questa vicenda, che certo avrà strascichi ancora per molto, riguarda le repliche rivolte alla consigliera, liquidata su ogni fronte, a partire dal sindaco. Rimandando al mittente tutte le accuse, più o meno velate, Campo afferma che la nomina assessoriale offerta non rientra in «nessuna logica di spartizione del potere», ma ribadisce che sono mutate, nell’ultimo periodo, «le dinamiche interne del gruppo». A scaricare Mirabile sono poi i suoi stessi colleghi di “Liberi e Protagonisti”, ovvero il capogruppo Carmelina Genovese, Francesca Giunta, Giovanni Impalà, Franco Interisano, Mariella Ispoto, Libero Rappazzo e Mariachiara Zullo, che confermano la fiducia ad Emanuele Impalà «non ritenendo che sia necessario un avvicendamento di presidenza, in quanto gli scenari politici, rispetto a due anni e mezzo fa, sono cambiati». 
A prendere la parola è lo stesso Impalà, prendendo atto che «la maggioranza del gruppo si sente rappresentata dall’attuale presidenza» e accettando pubblicamente «l’invito rivolto dal gruppo “Liberi e Protagonisti” di non rimettere il proprio mandato, consapevole del fatto che questo potrà dare adito a facili speculazioni politiche» ma con l’obiettivo «di lavorare per il bene del paese». L’incognita sul quarto assessore, intanto, rimane aperta. (KT)

mercoledì 24 febbraio 2016

Mirabile, verso l'uscita dalla maggioranza?

La consigliera comunale Maria Catena Mirabile,
che ha rifiutato la nomina ad assessore

Quello che era vero ieri, potrebbe non esserlo domani. Nella vita, certo, che ci sorprende con svolte impreviste; in amore, poiché il cuore ha più stanze di un casino, come dice Garcia Marquez; in politica - con molta meno poesia -, dove gli accordi, le promesse, le decisioni seguono il vento dell’opportunità, inseguono le sirene del consenso e durano il tempo di un applauso.
Tutto questo, è evidente, vale nella politica nazionale – rissosa, scadente, volgare –, piena di voltafaccia, inganni e bugie sulla pelle del cittadino, manovrata da una classe di uomini e donne spesso senza qualità, improvvisati, privi di cultura e competenze specifiche ma con le amicizie giuste, il cognome giusto, il pacchetto di voti giusto (quelli che sono stati votati, quantomeno; altri non sono neppure stati eletti eppure ci governano). Scendendo man mano ai piani inferiori di questa pesante macchina burocratico-amministrativa, arriviamo ai Comuni, da quelli di grandi estensioni e altrettanto grandi giri d’affari a quelli più piccoli, dove tanta buona volontà consente di fronteggiare i soldi che non bastano nelle casse pubbliche, i disagi quotidiani, i muri che si alzano.
I muri, tuttavia, possono diventare barricate e spaccare dall’interno gli stessi gruppi che arrivano ad amministrare, ma anche quelli antagonisti, dividere e interrompere i progetti condivisi. Sì, perché quello che era vero ieri, potrebbe non esserlo domani. E così è accaduto, sotto i nostri occhi di cittadini, al gruppo “Liberi e Protagonisti”, attraversato da crepe destinate a minare la solidità di un gruppo premiato nel 2013 da una pioggia di preferenze. E così, accade che la Giunta comunale perde un pezzo, e chi era vicesindaco ieri adesso è fuori dai giochi. Ma accade anche, come già avvenuto nella prima amministrazione, che la maggioranza consiliare si spacchi, e che si alzi la protesta di chi pretende il rispetto dei patti.
A stimolare queste riflessioni, il fatto che, confermando tutti i pronostici, alla fine è arrivato il rifiuto di Maria Catena Mirabile, attualmente consigliera comunale prima degli eletti nella lista “Liberi e Protagonisti”, di entrare in Giunta al posto di Angelo Letizia. Come forse si aspettavano i suoi stessi compagni di viaggio, proprio stamattina, con una nota inviata al sindaco Nino Campo, Mirabile ha formalmente rinunciato alla nomina di assessore, decidendo quindi di restare in Consiglio e rifiutando le deleghe dell’ex assessore Angelo Letizia, estromesso dalla Giunta contestualmente alla nomina della consigliera (entrambi gli atti, che spettano al sindaco e a lui solo, datano 19 febbraio). Mirabile dunque resta in Consiglio, sì, ma a quali condizioni?
A motivare il rifiuto della nomina assessoriale da parte di Mirabile, il fatto che la chiamata in Giunta «appare inequivocabilmente una sorta di “contentino” per mantenere gli equilibri politici», come lei stessa scrive, e conferma «la volontà di venir meno agli impegni assunti pubblicamente» subito dopo le elezioni del 2013, durante l’insediamento del Consiglio comunale. In quella occasione, come vi abbiamo raccontato, alla consigliera era stata promessa la presidenza del Consiglio, andata ad Emanuele Impalà, che dopo due anni e mezzo avrebbe dovuto dimettersi per cederle la poltrona. L’accordo, finora disatteso, rischia adesso di causare una frattura nel gruppo “Liberi e Protagonisti”, che non si è ancora espresso con una dichiarazione ufficiale.
Durante la prossima seduta di Consiglio, infatti, Mirabile ha intenzione di chiedere espressamente le dimissioni di Impalà dal ruolo di presidente e, se questo non avverrà, non esclude un’uscita dalla maggioranza. D’altra parte, Emanuele Impalà si mantiene cauto sulle scelte future, affermando di dover rispondere non solo all’impegno assunto con Mirabile ma anche alla volontà dell’intero gruppo, che potrebbe compattarsi per isolare Mirabile oppure spaccarsi, com’è più probabile. Tanto più che la poltrona di assessore fa gola anche a molti degli attuali consiglieri, sia ai più giovani, sia a quelli di lungo corso, sebbene nessuno, in questa prima parte del secondo mandato Campo, si sia distinto più di altri per particolari meriti politici, tanto da poter dire «Tocca a me!», come forse i più “navigati”, per “diritto di anzianità” (ma ha senso?) avrebbero voglia di fare.

Ma la ricerca del quarto assessore, sia che avvenga all’interno del gruppo sia che avvenga all’esterno, non è imminente, secondo quanto dichiara Nino Campo, che a questo punto avrà al suo fianco solo Elisabetta Lombardo, Rosario Torre e Santino Pandolfo. Una richiesta di chiarezza, intanto, arriva dal gruppo antagonista, “La Città che Vorrei”, che aspetta il prossimo Consiglio comunale per pronunciarsi sulle vicende di questi giorni con un comunicato ufficiale. Tutto questo, mentre vecchie conoscenze della politica luciese scalpitano e tentano di cercare un nuovo posto al sole, forse dimenticando i continui cambi di casacca, sotto le bandiere del partito che tira di più. (KT)

lunedì 22 febbraio 2016

Giunta Campo, il rimpasto e il toto-assessore


La Giunta Campo nel 2013

Giunta comunale, continuano i rimpasti. È del novembre scorso il giro di valzer sulle deleghe che, rivelando un mutamento nei giochi interni alla maggioranza, ha messo in luce chi sale e chi scende sullo scacchiere dell’Amministrazione Campo. In quella occasione, ai quattro assessori nominati dopo le elezioni del 2013, le deleghe iniziali sono state tolte e ridistribuite dal sindaco secondo un criterio che ha premiato alcuni e penalizzato altri. Dietro la motivazione ufficiale di un nuovo impulso da dare all’attività amministrativa, Nino Campo nel medesimo frangente ha inoltre tolto la carica di vice sindaco ad Angelo Letizia per darla all’unica donna della sua Giunta, Elisabetta Lombardo, che sembra essere nelle grazie del primo cittadino anche in vista delle future amministrative.
Ma lo scenario, inevitabilmente, è ancora del tutto aperto.
L’ultimo capitolo del balletto delle poltrone riguarda la revoca della nomina di assessore al geom. Angelo Letizia, ufficializzata qualche giorno fa ma nell’aria da tempo, sia dentro che fuori dal gruppo “Liberi e Protagonisti”. L’uscita di Letizia, ex braccio destro di Nino Campo, è stata motivata formalmente con «valutazioni di opportunità politico-amministrative», ritenendo che «il rapporto fiduciario che caratterizza la nomina assessoriale si sia affievolito»; motivazioni generiche che, come prevedibile, lasciano aperti molti interrogativi nell’elettorato che, nel 2013, ha sostenuto la coalizione di maggioranza. Dal canto suo, l’ormai ex assessore ha annunciato presto una presa di posizione ufficiale, confermando intanto l’impegno a rinunciare all’indennità di carica degli ultimi mesi per l’acquisto di un defibrillatore da donare alla comunità luciese.
La storia politica di Angelo Letizia, che ha legato il suo impegno soprattutto al gruppo comunale di Protezione civile, di cui è coordinatore, è iniziata cinque anni fa, durante il primo mandato Campo. Allora fu proprio il sindaco a proporgli l’ingresso in Giunta, in seguito all’allontanamento di due assessori dimissionati (il medico Paolo Calderone e Salvatore Grillo, licenziati da Campo) e di un terzo che aveva lasciato volontariamente la carica (l’attuale consigliere comunale Franco Interisano, che dopo la rottura è ritornato sui propri passi e nelle ultime elezioni è stato accolto a braccia aperte da Nino Campo e dai suoi). Dopo quella prima esperienza, premiato dagli elettori alle amministrative del 2013, Letizia esce adesso di scena bruscamente e suo malgrado, in coda ad un progressivo ridimensionamento del suo ruolo e al profilarsi di nuove strategie nel gruppo “Liberi e Protagonisti”, che non appare più così coeso come ai tempi dell’affermazione alle urne, favorita anche dal doppio voto che ha consentito di moltiplicare le preferenze in “quota rosa”.
Adesso, a subentrare in Giunta potrebbe essere l’attuale consigliera comunale Maria Catena Mirabile, politicamente vicina a Letizia e alla prima esperienza amministrativa, così come tutte le presenze femminili che siedono attualmente in Consiglio. Mirabile, però, non ha ancora sciolto la riserva, e non è detto che accetti la proposta di Campo. D’altra parte, a lei nel 2013 era stata promessa la Presidenza del Consiglio comunale, andata ad Emanuele Impalà, che a metà mandato avrebbe dovuto dimettersi per cederle la poltrona. La sua nomina ad assessore, quindi, suona come un raggiro dell’accordo di due anni e mezzo fa sulla carica di Presidente, nel tentativo di risolvere una questione che rischia di causare spaccature nella maggioranza. Nei prossimi giorni ne sapremo di più, mentre sia in Consiglio comunale che nelle nomine assessoriali i giochi restano aperti. (KT)

sabato 20 febbraio 2016

COMUNICATO STAMPA

Sono iniziate questa mattina (20 febbraio) le operazioni di bonifica dell'area adiacente la stazione ferroviaria di Rometta che diventerà sede della GIVA e area di Protezione Civile utile in caso di eventi avversi e/o grandi eventi in tutta la zona che va da Messina a Milazzo. Il Gruppo Internazionale Volontariato Arcobaleno ha il desiderio che possa diventare anche luogo per i più piccini magari con un piccolo parco giochi, luogo di ritrovo per anziani e giovani e per tutte quelle persone che desiderano stare insieme. 
Attualmente il progetto è sostenuto interamente dalla stessa associazione con i suoi, seppur esigui, fondi. Al momento il nostro sodalizio non è beneficiario di alcun finanziamento. Per questo ringraziamo i cittadini che volontariamente ci stanno aiutando, anche i volontari delle altre delegazioni GIVA dei paesi vicini. 
Vogliamo invitare TUTTI, singoli cittadini, associazioni, enti, aziende e amministrazioni, a sposare il nostro progetto sostenendoci come più gli è possibile. Mettendo a disposizione il loro tempo, oppure offrendo materiale o mettendo a disposizione, per quanto possibile, attrezzature e mezzi. 
Vogliamo ricordare a tutti cittadini e aziende che le donazioni ad enti onlus come la GIVA sono detraibili ai fini della dichiarazione dei redditi.  Un grazie enorme a chi è stato vicino alla giva, a chi continua ad esserlo e a chi lo sarà. Sperando di poter dare noi, insieme con voi, un piccolo contributo perché Rometta e tutta la nostra zona possa essere un po più bella e possa avere anche un centro in cui i cittadini possono rivolgersi in caso di (speriamo mai) emergenze e comunque dove poter trascorrere il loro tempo libero in buona compagnia. GRAZIE!

Per maggiori info potete consultare la nostra pagina Facebook, il nostro sito www.associazonegiva.eu o scrivere a info@associazionegiva.eu"

giovedì 18 febbraio 2016

M'illumino di meno, il Lions Club di Milazzo coinvolge quattro Comuni sul tema del risparmio energetico

Avv. Angelo Siracusa, responsabile del comitato del Lions Club di Milazzo per la campagna "M'illumino di meno" 
C’è il risparmio energetico al centro dell’iniziativa M’illumino di meno, giunta alla sua dodicesima edizione con l’obiettivo di sensibilizzare su temi importanti come la riduzione dei consumi energetici, il rispetto per l'ambiente, la mobilità sostenibile (incentivando ad esempio ad un minore uso dell’automobile). L'appuntamento è promosso ogni anno dallo storico programma radiofonico di Radio 2 "Caterpillar", con la partecipazione di migliaia di cittadini, centinaia di associazioni e i più importanti enti istituzionali italiani e stranieri. 
La campagna di sensibilizzazione, che culmina domani in concomitanza con la Giornata Internazionale del Risparmio Energetico, è sostenuta sul nostro territorio dal Lions Club di Milazzo, presieduto dal dott. Luigi Lucchesi, che ha chiesto ai Comuni di Santa Lucia del Mela, San Filippo del Mela, Gualtieri Sicaminò e Milazzo di aderire disponendo, per il 19 febbraio, lo spegnimento dell’illuminazione pubblica di uno o più immobili di proprietà comunale, dalle 18 alle 18.30. Un silenzio energetico dal forte valore simbolico, realizzato mediante lo spegnimento dell’illuminazione di monumenti, piazze, vetrine, uffici, abitazioni private, come spiega l’avv. Angelo Siracusa, responsabile del comitato del Lions mamertino per la campagna "M'illumino di meno": «Nelle precedenti campagne sono state talmente numerose e prestigiose le adesioni all’iniziativa ideata da "Caterpillar" che di fatto l’intera Italia si è fermata a riflettere su come ridurre il proprio impatto ambientale».
Rispondendo all’appello, i Comuni coinvolti si sono impegnati a spegnere l’illuminazione pubblica di luoghi istituzionali e monumenti, come il Castello Arabo Normanno a Santa Lucia del Mela, il Palazzo municipale a San Filippo del Mela, la Piazza Duomo a Gualtieri Sicaminò, il Castello a Milazzo. Tutti questi siti resteranno spenti simbolicamente dalle 18 alle 18.30 di domani, concretizzando un messaggio di sensibilizzazione sul risparmio energetico e di riflessione sulle fonti rinnovabili, senza dimenticare che ciascuno di noi, con alcune semplici buone pratiche nell’uso di strumenti informatici, elettrodomestici, illuminazione domestica, può contribuire alla razionalizzazione dei consumi e ad uno stile di vita più "green". (KT)