L'antropologo Dario Pimobino Mascali |
Meno note di quelle di Palermo o di Savoca, ma non per questo meno preziose, le mummie custodite nella cripta luciese dei Cappuccini fanno parte di un patrimonio ancora tutto da scoprire. Il nostro capoluogo regionale e il piccolo centro messinese, famoso per aver ospitato il set del film “Il Padrino”, sono, infatti, i principali riferimenti, in Sicilia, per gli studiosi e i turisti che si avventurano alla scoperta delle loro celeberrime Catacombe, insieme ai siti di Gangi e di Piraino. Anche Santa Lucia del Mela, tuttavia, vanta una simile tradizione e decine di corpi, molti dei quali ben conservati, sono custoditi nella cripta della chiesa dei Cappuccini, fondata nel 1610 con l’annesso convento. Un complesso monumentale che si inserisce a pieno titolo nell’ampio contesto dei beni culturali luciesi da recuperare e valorizzare, ai fini della salvaguardia della memoria storica e della fruizione turistica. In questa direzione si colloca la scelta di Santa Lucia del Mela come sede della prima Scuola Estiva internazionale di Studi sulle Mummie che si svolgerà in Italia durante il prossimo mese di luglio, a seguito di una cooperazione tra il Progetto Mummie Siciliane, diretto da Dario Piombino-Mascali, paleoantropologo all’Università di Messina e Vilnius, e Karl Reinhard, scienziato forense dell’Università americana del Nebraska.
«La cripta dei Cappuccini di Santa Lucia del Mela rappresenta un prezioso scrigno di beni storici e biologici», spiega Dario Piombino-Mascali. «I corpi in esso conservati sono una testimonianza importante di arcaiche pratiche funerarie, un tempo estremamente diffuse nel Mezzogiorno». La cripta, adesso fruibile, offre anche un breve catalogo che illustra la storia e le caratteristiche delle sue mummie. «I resti umani, visibili in teche, nicchie e casse, appartengono a laici ed ecclesiastici di ogni età e di ambo i sessi», racconta lo studioso, «e spesso indossano ancora abiti e artefatti dell’epoca, utili ad attestare l’uso della cripta sino all’ottocento». Attraverso lo studio scientifico delle mummie è possibile fotografare usi e costumi, credenze e tradizioni di una comunità. Ma, oltre all’interesse antropologico, esiste anche una prospettiva prettamente medica di indagine, che permette, ad esempio, di diagnosticare alcune condizioni patologiche ascrivibili all’epoca e allo stile di vita.
Il corso estivo si configura come una full immersion di due settimane, che coinvolgerà gli studenti dell’ateneo americano e delle numerose altre università ad esso consorziate. Negli Stati Uniti, infatti, la paleopatologia è una scienza ampiamente diffusa fin dagli inizi del XX secolo e tutt’oggi molto feconda.
Il complesso luciese dei Cappuccini |
La scuola - patrocinata dal Comune di Santa Lucia del Mela e dall’assessorato ai Beni Culturali della Regione Sicilia, diretto da Carlo Vermiglio – si concentrerà sugli aspetti teorici relativi allo studio delle mummie, tra cui l’anatomia, la tafonomia, la parassitologia e la palinologia, fino ad arrivare alla conservazione e musealizzazione di questi importanti reperti. Una parte del corso di studi sarà inoltre dedicata all’analisi di antichi virus e batteri estrapolati da resti mummificati.
Tutti insegnamenti arricchiti da una lunga esperienza sul campo dei docenti che ha gettato luce su stile di vita, abitudini alimentari e cause di morte dei gruppi umani più diversi: dalle mummie egizie di età dinastica a quelle delle torbiere del nord Europa, passando per i corpi delle chiese lituane, per quelli della famiglia Medici di Firenze - come Anna Maria Luisa de’ Medici e Vittoria della Rovere – e per le reliquie dei santi.
«La scuola sarà il trampolino di lancio degli studiosi che intendono approfondire un settore particolare come la mummiologia. La scelta sul dove ospitare gli studenti – dice Dario Piombino-Mascali – è ricaduta sullo storico convento dei Cappuccini di Santa Lucia del Mela, di grande suggestione e rilevanza architettonica, anche per la presenza del corpo incorrotto del Beato Antonio Franco e delle mummie esposte nella cripta del convento stesso».
Affiancherà gli insegnamenti teorici la visita dei siti del Sepolcro dei Sacerdoti di Piraino e delle Catacombe dei Cappuccini di Palermo, di cui Piombino-Mascali è conservatore dal 2010. (KT)