venerdì 15 luglio 2011

Casa di riposo, primo bilancio e prossimi programmi del nuovo commissario

Integrazione sociale e valorizzazione della terza età, assistenza gratuita e organizzazione di attività ricreative: con questo spirito si mette in moto il progetto socio-assistenziale “Rimettiamoci in gioco”, presentato dalla casa di riposo “Istituto Canonico Luigi Calderonio” e sostenuto dall’assessorato regionale alla famiglia. «L’obiettivo è quello di predisporre piani di intervento personalizzati a favore degli anziani, incrementando lo scambio tra l’Istituto e il territorio – dichiara il Commissario straordinario, dott. Leonardo Santoro (nella foto) -, per mettere a disposizione della collettività i servizi gestiti dal Calderonio e, al tempo stesso, favorire l’integrazione delle persone ricoverate nel tessuto sociale».
Le attività progettuali, che sono state estese dal Commissario ai Comuni del comprensorio, riguardano l’avvio del centro servizi diurno (in una sala climatizzata per combattere il caldo di questi mesi estivi), l’organizzazione di soggiorni vacanze, un pronto soccorso sociale per gli anziani del Distretto. «Puntiamo molto al coinvolgimento del mondo associazionistico e del volontariato», aggiunge Santoro che, a tre mesi dall’inizio del proprio mandato, può già tracciare un bilancio positivo dell’attività svolta sino a questo momento, sia per ciò che riguarda gli ospiti della casa di riposo che gli operatori, ai quali sono stati accreditati gli stipendi rimasti in arretrato: «I conti stanno tornando in ordine, i prossimi progetti prevedono l’apertura di cantieri-scuola e un contratto per il fotovoltaico», afferma Santoro.
Ma la novità maggiore riguarda la riapertura della Chiesa di S. Francesco, adiacente all’edificio, per la quale prenderanno avvio i lavori di ristrutturazione: «Risolvendo un vecchio contenzioso, che coinvolgeva anche l'Istituto, sarà finalmente possibile riaprire la chiesa al culto, in modo che gli anziani ricoverati ne possano usufruire e che alla città venga restituito un tassello importante del proprio patrimonio storico-artistico».