Antonella Alibrando - Nel nostro paese le festività religiose legate ai santi sono numerose. La prima cade il 17 gennaio, giorno in cui la Chiesa ricorda San Antonio abate.
Nel XVII secolo nella parte alta di Santa Lucia del Mela venne eretta una chiesa dedicata esclusivamente al santo eremita, che vediamo raffigurato nel simulacro all’altare maggiore e scolpito nella vara che viene usata per portarlo in processione.
Dato che esistono tanti santi ad ognuno è stato attribuito un simbolo iconografico che lo distingua dagli altri.
Guardando questo simulacro possiamo notare che la gamba sinistra è leggermente inclinata per sostenere il libro aperto sulla pagina del Vangelo che ha ispirato il romitaggio del santo; la fiamma collocata alla base ha un duplice significato: ricorda l’herpes zoster (malattia contagiosa della pelle che provoca una sensazione di bruciore) e ricorda le tentazioni del demonio che ha dovuto sopportare durante l’eremitaggio. Il campanello che è attaccato al bastone rammenta che è il protettore delle malattie contagiose, ed in passato ai malati veniva imposto di portare un campanellino in modo da avvisare la gente del loro arrivo.
Domenica 20 Gennaio è stata portata a termine la processione in onore del Santo protettore degli animali, accompagnata dal tintinnio del campanellino attaccato al suo bastone.