venerdì 25 gennaio 2013

Viaggio nell'arte luciese. Alla scoperta della chiesa di contrada Misericordia


Antonella Alibrando (Testo) - Franco Trifirò (Foto)

Prima puntata di un viaggio alla scoperta dei luoghi di culto sparsi sul territorio luciese. Inizia da qui una rubrica mensile che, con un tour virtuale, ci condurrà nel cuore dell'arte del nostro paese. Attraverso alcune  immagini significative e le indicazioni storiche che connotano ciascuno dei luoghi che prenderemo in esame, cercheremo di evidenziare gli aspetti di un patrimonio culturale, talvolta sfuggente al nostro occhio distratto, da salvaguardare, conservare e valorizzare. In questo appuntamento il Blog propone un focus sulla chiesa di contrada Misericordia, posta sulla sponda est del torrente Mela e intitolata a Maria SS. Assunta. 




CHIESA MARIA SS. ASSUNTA  

Le origini                                 
A Santa Lucia la devozione al mistero dell’Assunzione della Vergine è radicata da molti secoli. Lo dimostra il fatto che la Cattedrale, originariamente dedicata a S. Lucia, venne, nel 1769, intitolata alla Madonna Assunta, e, circa un secolo dopo, al mistero dell’Assunzione veniva eretta una piccola chiesa nella contrada rupestre detta della “Misericordia”. 
Questo luogo di culto è immerso nel verde della campagna, sulle sponde del torrente Mela. Originariamente veniva utilizzata come ameno luogo di svago per i ragazzi che alloggiavano nel seminario luciese. Non conosciamo la data esatta nella quale questa chiesa fu costruita, ma quel che sappiamo con certezza è che ci furono due restauri, documentati da altrettante lapidi, rispettivamente nel 1899 e 1985, sulle quali sono riportati i nomi di coloro che contribuirono al restauro.  
Sia il simulacro collocato sull’altare maggiore che quello attualmente portato in processione il 15 agosto, quando tutta la contrada si illumina a festa, sono stati commissionati dal parroco della Cattedrale, mons. Raffaele Insana, rispettivamente nel 1968 e nel 1991.  


 












Fonti bibliografiche: Una comunità in verifica, Can. Raffaele Insana