Stamattina
si è svolto il tradizionale pellegrinaggio dalla cattedrale fino alla contrada
San Giuseppe, dove sorgeva la chiesa che custodiva il simulacro marmoreo della
Madonna della neve scolpita nel 1529 da Antonello Gagini, oggi venerata
nell'omonimo santuario.
Per
la prima volta quest'anno sono stati portati in processione anche la catena che
il vescovo Antonio Franco usava come strumento di penitenza e il busto
reliquiario del Beato.
Questo
avvenimento oltre ad essere una manifestazione di devozione popolare è anche un
momento nel quale si ha la sensazione di fare un viaggio a ritroso nel tempo:
si percorre la stessa strada che percorreva Beato Antonio Franco, si recitano
le stesse preghiere e, camminando nei sentieri di campagna, è inevitabile ricordare il miracolo che egli ha fatto mentre si recava in contrada san
Giuseppe.
"In
uno dei frequenti pellegrinaggi incontrò una fanciulla da più tempo
cieca;
al
vederla si commosse, la benedisse e con la saliva le unse le palpebre.
Ci
vedi? le chiese ed essa rispose: Un tantino!
tornò
a benedirla e a ripeter il gesto che le ridonò la vista."
Busto reliquiario argenteo in cattedrale |
Celebrazione della S. Messa |
Processione di ritorno in cattedrale |
FONTI BIBLIOGRAFICHE CITAZIONE:
"Messaggero di bene" il Servo di Dio Mons. Antonio Franco di Salvatore Cambria