Il presidente Rizzo ha poi ribadito la propria posizione, ormai da tempo dichiaratamente fuori dal gruppo “Liberi e Protagonisti”, astenendosi, come la minoranza, sul punto che riguarda il piano dell’alienazione dei beni immobili del Comune. I consiglieri hanno quindi approvato il programma annuale delle collaborazioni e degli incarichi esterni, che prevede l’eventuale consulenza di esperti in specifici settori (contrari Maimone e Cannuni, astenuti Manna, Bella e Lipari). Infine, i consiglieri hanno approvato l’adesione del comune luciese al Club “I borghi più belli d’Italia”.
venerdì 15 luglio 2011
Consiglio comunale, approvato il bilancio
Il presidente Rizzo ha poi ribadito la propria posizione, ormai da tempo dichiaratamente fuori dal gruppo “Liberi e Protagonisti”, astenendosi, come la minoranza, sul punto che riguarda il piano dell’alienazione dei beni immobili del Comune. I consiglieri hanno quindi approvato il programma annuale delle collaborazioni e degli incarichi esterni, che prevede l’eventuale consulenza di esperti in specifici settori (contrari Maimone e Cannuni, astenuti Manna, Bella e Lipari). Infine, i consiglieri hanno approvato l’adesione del comune luciese al Club “I borghi più belli d’Italia”.
Anania nuovo revisore dei conti

E' il dott. Livio Anania (nella foto) il nuovo revisore dei conti del comune luciese. Eletto con 7 voti su 13 nel corso dell'ultima seduta consiliare (una la scheda nulla e 5 i voti favorevoli all'altro candidato, Perrone), Anania prende il posto dell'uscente dott.ssa Maria Briguglio, giunta al termine dei suoi mandati. Anania, classe 1973, commercialista, ha già svolto altri incarichi di revisore contabile; rimane in carica per il triennio 2011-2014.
giovedì 23 giugno 2011
Via libera al piano urbanistico del centro storico

Lo strumento di variante urbanistica dota la comunità di un altro importante tassello, che, dopo il Piano regolatore adottato da alcuni mesi, interviene specificamente su un’area strategica per lo sviluppo del paese.
A partire da queste premesse, il Piano urbanistico del centro storico, redatto dall’arch. Antonino Liga, si caratterizza come strumento di salvaguardia e valorizzazione, puntando innanzitutto a migliorare alcuni aspetti critici, come quelli che riguardano accessibilità e viabilità, per garantire migliori condizioni sia ai residenti che ai visitatori. Da questo punto di vista, sono stati individuati diversi spazi per i parcheggi, con due macro-aree nella zona situata sotto il complesso del convento dei Cappuccini e lungo la via S. Rocco. Sempre qui, e lungo la via Garibaldi, sono

Gli interventi su Palazzi storici e chiese, un vasto patrimonio artistico concentrato in larga misura in quest’area del paese – che può vantare un esteso quartiere arabo e i resti di un quartiere ebraico – sono sottoposti al parere preliminare della Sovrintendenza ai beni culturali mentre, sul piano delle strutture ricettive, è contemplata la trasformabilità degli edifici privati. Anche in questo senso l’obiettivo, come ha spiegato il progettista, è quello di incentivare un nuovo sviluppo per il centro storico, proprio a partire dal rilancio delle attività economiche e dalla rivitalizzazione del tessuto sociale.
venerdì 10 giugno 2011
Dieci motivi per votare "SI" contro il nucleare
La tragedia di Cernobyl ha dimostrato la pericolosità di questa fonte di energia. Quell’incidente ha causato e causerà ancora nel futuro centinaia di migliaia di vittime e ancora oggi a 23 anni di distanza le ricerche scientifiche mostrano ancora impatti sia sulla flora che sulla fauna. Cresce l’evidenza di leucemie infantili nelle aree vicino alle centrali nucleari.
2. Il nucleare è la fonte di energia più sporca
Le centrali nucleari generano scorie radioattive. Le scorie a vita media rimangono radioattive da 200 a 300 anni, le scorie a vita lunga anche miliardi di anni e non esiste ancora un sistema per la gestione in sicurezza delle scorie nel lungo periodo.
3. Il nucleare è la fonte di energia che genera meno occupazione
Gli obiettivi europei per le fonti rinnovabili e l'efficienza energetica al 2020 valgono il triplo del piano nucleare di Enel in termini energetici e creerebbero almeno 200 mila nuovi posti di lavoro "verdi" e dunque 10-15 volte l’occupazione indotta dal nucleare.
4. Il nucleare è troppo costoso
Secondo il Dipartimento USA dell’energia un EPR costa, in euro, 7,5 miliardi, una cifra ben maggiore rispetto a quanto propagandato da Enel e governo (4,5 miliardi). Se poi teniamo conto dello smaltimento delle scorie e dello smantellamento e bonifica degli impianti nucleari, i costi per noi e le future generazioni saranno ancora più elevati.
5. Il nucleare non è necessario
Entro il 2020 le fonti rinnovabili, insieme a misure di efficienza energetica, sono in grado di produrre quasi 150 miliardi di kilowattora, circa tre volte l'obiettivo di Enel sul nucleare, tagliando drasticamente le emissioni di CO2.
6. Il nucleare è una falsa soluzione per il clima
Il nucleare è una scelta inutile ai fini climatici, visto che le centrali saranno pronte certamente dopo il 2020 e invece bisogna ridurre oggi le emissioni di gas serra. Investire sul nucleare sottrae risorse alle fonti davvero pulite, efficienza energetica e rinnovabili.
7. Il nucleare non genera indipendenza energetica
Se il nucleare dovesse tornare in Italia, continueremo a importare petrolio per i trasporti e diventeremo dipendenti dall’estero per l’Uranio e per la tecnologia, visto che il nuovo reattore EPR è un brevetto francese. E, comunque, la Francia leader del nucleare ha consumi procapite di petrolio superiori a quelli italiani.
8. Il nucleare è una risorsa limitata
L'Uranio è una risorsa molto limitata destinata a esaurirsi in poche decine di anni. Nel caso venissero costruiti nuove centrali, l'esaurimento delle risorse di Uranio si accelererebbe.
9. Il nucleare non ha il sostegno dei cittadini
Gli italiani hanno detto NO al nucleare con un'importante scelta referendaria. Oggi i sondaggi di opinione rivelano che la maggior parte dei cittadini non vuole una centrale nucleare nella propria Regione.
10. Il nucleare: più è lontano e minori sono i rischi
Alcuni sostengono che il rischio nucleare c’è già, essendo l’Italia circondata da reattori. È una affermazione scorretta: anche se non è mai nullo, il rischio per le conseguenze di un incidente diminuisce maggiore è la distanza dalla centrale. Le Alpi, come si è visto nel caso di Cernobyl, sono una parziale barriera naturale per l'Italia.
http://www.greenpeace.it/nuclearlifestyle/decalogo-antinucleare.pdf
Vota e bevi, vota e vivi!

venerdì 3 giugno 2011
Ecco perchè bisogna andare a votare il 12 e il 13 giugno
Consiglio comunale: stop alla variante piano urbanistico del centro storico, ok alla tariffa sui rifiuti

giovedì 2 giugno 2011
Acqua libera, stop al nucleare, giustizia uguale per tutti: i comitati luciesi in campo per il Referendum del 12 e 13 giugno
Il quesito sulla scheda rossa "ACQUA PUBBLICA" (1)
"Volete voi che sia abrogato l'art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall'art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia" e dall'art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante "Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea" convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?"
La normativa stabilisce che la gestione del servizio idrico venga affidata a soggetti privati attraverso gara o l’affidamento a società a capitale misto pubblico-privato, all’interno delle quali il privato sia stato scelto attraverso gara e detenga almeno il 40%.
Abrogare questa norma significa contrastare l’accelerazione sulle privatizzazioni imposta dal governo e la definitiva consegna al mercato dei servizi idrici in questo Paese. La preferenza dei SI consente di IMPEDIRE la PRIVATIZZAZIONE dell'ACQUA pubblica, tenendo lontani i privati dalla gestione pubblica del servizio idrico.
Il quesito sulla scheda gialla "ACQUA PUBBLICA" (2)
"Volete voi che sia abrogato - Art. 154, comma 1 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 "Norme in materia ambientale", limitatamente alla seguente parte: "dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito?"
La parte di normativa che si chiede di abrogare è quella che consente al gestore di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito, senza alcun collegamento a qualsiasi logica di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio.
Chi vota SI vuole EVITARE i profitti sull'ACQUA pubblica.
Il quesito sulla scheda grigia "ENERGIA NUCLEARE"
"Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare?"
Votare SI per IMPEDIRE il ritorno dell’ENERGIA NUCLEARE in Italia, bloccando di fatto la realizzazione di nuovi impianti sull’intero territorio nazionale.
Il quesito sulla scheda verde "LEGITTIMO IMPEDIMENTO"
"Volete voi che siano abrogati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonchè l’articolo 1 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante «disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza?"
Si tocca il tema della giustizia, esprimendosi sull’abrogazione di una delle leggi ad personam. Il SI è favorevole all'ELIMINAZIONE della legge sul legittimo impedimento, che vorrebbe la gestione personalistica della giustizia: i comuni cittadini da una parte e il Presidente del Consiglio e i Ministri dall'altra, protetti e impuniti.