mercoledì 30 novembre 2011

Solidarietà alla popolazione luciese, ecco le iniziative

Gara di solidarietà in paese per sostenere i cittadini più pesantemente colpiti dalla grave emergenza idrogeologica che si è abbattuta sul territorio. Superata la fase dei primi interventi, infatti, resta da affrontare una desolante sequela di conseguenze a medio e lungo termine, dal dramma degli sfollati al tessuto economico-produttivo fortemente compromesso: cominciando dai disagi di agricoltori e allevatori, per i quali, venerdì mattina, è previsto un incontro con l’assessore regionale alle risorse agricole, dott. Elio D’Antrassi.

Oltre alla mobilitazione di tanti volontari, impegnati a prestare assistenza alla popolazione, un segnale forte è arrivato anche dal consiglio comunale, riunitosi ieri in seduta ordinaria. Dopo un minuto di silenzio in onore delle vittime di Saponara, un ampio spazio iniziale è stato dedicato alla disamina della situazione attuale, valutando le misure necessarie sul piano della messa in sicurezza del territorio e le azioni di aiuto ai cittadini in difficoltà. Sollecitazioni in questo senso sono venute da più parti, auspicando che non si ripeta l’assurdo abbandono di Giampilieri da parte delle istituzioni centrali e che si lavori in chiave di prevenzione (rivedendo anche il piano regolatore alla luce dei rischi sismici e idrogeologici).
Su proposta di Carmelo Bella, all’unanimità è stato deliberato di destinare il gettone di presenza delle ultime due sedute alle famiglie che hanno dovuto abbandonare le proprie case. Una somma di 3mila euro, stornata dalle attività turistiche - come proposto da Elisabetta Lombardo -, andrà inoltre a rimpinguare il capitolo relativo alla Protezione Civile per l’acquisto di nuove attrezzature

Altre iniziative di raccolta fondi per la popolazione luciese sono state attivate in ambito parrocchiale.
In prima linea anche l’IPAB “Istituto Canonico Luigi Calderonio”, che ha richiesto all’assessorato regionale alla famiglia l’autorizzazione ad accogliere anziani sfollati ed a fornire pasti caldi a supporto delle attività di protezione civile comprensoriali. Il commissario straordinario dell’ente, ing. Leonardo Santoro, ha infatti manifestato la disponibilità di ospitare quattro anziani nella struttura, per il tramite dei Comuni e degli organi istituzionali di protezione civile, e la possibilità di fornire i pasti presso le sedi dei centri di accoglienza e delle strutture di protezione civile preposte, previo raccordo con i responsabili locali della funzione di assistenza alla popolazione che dovranno garantire il trasporto ai richiedenti.

lunedì 28 novembre 2011

Emergenza continua. Bombe ecologiche e viabilità a rischio

Emergenza idrogeologica, sei giorni dopo. Alcuni segnali, come il ripristino parziale dell’erogazione di acqua potabile e la riapertura delle scuole, nella giornata di oggi, sembrano registrare un ritorno alla normalità. Ma l’allerta, occorre ribadirlo, è ancora massima. L’emergenza dipende soprattutto dal movimento franoso che ha colpito l’intero territorio, trasformando alcune zone in vere e proprie bombe ecologiche. L’area più a rischio continua ad essere quella a ridosso del torrente Mela, dove si concentrano in questi giorni i sopralluoghi dei tecnici e gli interventi dei volontari.
Il disagio, tuttavia, è molto alto anche in altri quartieri, tanto che si allarga di ora in ora il numero degli sgomberi. Bollino rosso per Rossellina, Margone, Misericordia, Femminamorta, Furia, Brammicà, Pancaldo, parte della contrada Santa Maria. Un elenco sempre più lungo e preoccupante, come rilevano i monitoraggi effettuati dal dott. Pietro Lo Monaco e dall’ing. Bruno Manfrè, rispettivamente dirigente generale e responsabile del servizio di Messina del dipartimento regionale della protezione civile.
Insieme all’SOS sicurezza, i problemi più gravi riguardano la viabilità, pesantemente compromessa. Sempre oggi è stata emessa l’ordinanza che vieta la circolazione, in caso di pioggia, lungo le strade già interessate dai fenomeni franosi di maggiore intensità, al fine di garantire la sicurezza degli automobilisti: via Rossellina (dal civico 115) e tutta la viabilità ricadente nelle contrade Rossellina, Misericordia e Trappetazzo. Lungo la strada provinciale 65, via “Giudici Falcone e Borsellino” (a partire dal quadrivia con le vie Facciata e Mons. Tonetti verso il Castello) è stata disposta intanto la collocazione di una segnaletica temporanea indicante il pericolo della circolazione in caso di pioggia.
Prosegue intanto l’attività di monitoraggio e assistenza curata dalle squadre di volontari della protezione civile comunale, che stanno informando i cittadini sui rischi e sulle misure da prendere in caso di piogge intense. Attivate anche le procedure al fine di reperire idonee sistemazioni alle famiglie evacuate, attualmente ospitate in casa di parenti e amici.



domenica 27 novembre 2011

Emergenza alluvione, nuovi sgomberi

Continua ad allungarsi drammaticamente l’elenco dei cittadini costretti a lasciare le proprie abitazioni. Con nuove ordinanze di sgombero emesse oggi, altre tre famiglie, residenti  nelle contrade San Rocco, Margone e Scardia, si aggiungono alle nove già sfollate nei giorni scorsi. L’accoglienza a casa di parenti e amici, più fortunati perché risparmiati dal fango, non basta a cancellare l’amarezza e la paura, ma soprattutto l’incertezza sui tempi di soluzione dell’emergenza. Nel corso di un incontro con le famiglie evacuate, convocata stamattina dal sindaco e dal responsabile della funzione di assistenza alla popolazione, i rappresentanti regionali di protezione civile hanno assicurato un interessamento urgente e immediato. Nessun chiarimento, invece, su quando il disagio potrà avere fine.
In merito ai cittadini sfollati, intanto, il Comune luciese ha richiesto alla Prefettura di Messina e al Dipartimento di protezione civile regionale di conoscere le determinazioni sul risarcimento previsto per le spese sostenute e per quelle ancora da sostenere. Per ciò che riguarda il territorio, colpito per intero da frane e smottamenti, ma anche da esondazioni dei due torrenti, la situazione continua a mantenersi critica, specialmente sul piano della viabilità e della sicurezza.
A rilevarlo sono i vertici della protezione civile provinciale (Manfrè) e regionale (Lo Monaco), che hanno effettuato diversi sopralluoghi. Le aree a rischio sono state monitorate dall’arch. Sorace (dipartimento regionale) e dall’ing. Sciacca, ingegnere capo dell’Ufficio del Genio Civile di Messina. Condizioni particolarmente gravi sono state riscontrate nelle contrade Margone, Rossellina, Misericordia, Brammicà e Femminamorta. Qui, stamattina, un gruppo di volontari della protezione civile comunale si è recato a prestare soccorso alle tante famiglie in difficoltà, ancora preda del fango che ha invaso le abitazioni.
Altre squadre sono state impegnate nella via San Rocco, area del centro storico interessata da una frana che ha determinato l’evacuazione di alcuni nuclei abitativi, così come avvenuto negli altri quartieri maggiormente colpiti. I volontari supportano inoltre l’attività delle ditte incaricate di rimettere in piedi la funzionalità delle infrastrutture viarie danneggiate, dove, ancora adesso, non può essere garantito un transito ottimale.

sabato 26 novembre 2011

Stato di calamità, richiesti dal Comune 25 milioni di euro

Riconoscimento dello stato di calamità a causa dei danni subiti per un  importo di oltre 25 milioni di euro. E' questa la richiesta del Comune luciese al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Presidente della  Regione Siciliana, in relazione all'emergenza idrogeologica che ha colpito il paese martedì. La situazione è ancora critica, specialmente sul piano della viabilità. Il territorio si presenta ancora come un gigantesco cantiere aperto, tanto che si sta valutando la possibilità di chiusura totale di alcune importanti arterie stradali, insieme alla realizzazione di vie di fuga alternative. Domani saranno presenti i geologi inviati dal Dipartimento di Protezione Civile per effettuare alcuni sopralluoghi e valutare i prossimi interventi. Nelle aree maggiormente a rischio, come la frazione di Femminamorta, potrebbe essere necessario lo sgombero di altri nuclei familiari.

Per gli aiuti

Istituito intanto il "numero solidale" 4559 per sostenere le popolazioni colpite. A questo numero è possibile inviare sms da cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, Postemobile e Tiscali, oppure chiamare da rete fissa. La raccolta fondi terminerà il 28 dicembre 2011. Ogni sms solidale inviato ha il costo di 1 euro; 2 euro invece la donazione effettuata per chi chiama da rete fissa.



Inoltre, Arci Sicilia comunica di aver aperto un conto corrente destinato a raccogliere fondi per gli alluvionati del messinese. Questa l'intestazione da inserire nel bonifico e la causale: “Raccolta fondi per alluvionati del messinese” - codice IBAN IT 38 E 05018 04600 000000 140686 - presso Banca Etica



Contrada Femminamorta:




Contrada Rossellina:




Strada Provinciale 65:

venerdì 25 novembre 2011

Appello dal Comune: abbandonati da tutti

Oltre trenta cittadini si trovano fuori dalle loro case, costretti a lasciare tutto e a chiedere ospitalità a parenti e amici. E mentre il paese è devastato dallo straripamento dei torrenti, da frane e smottamenti, che hanno danneggiato tutta la viabilità provinciale e comunale, causato allagamenti nelle abitazioni e colpito l’agricoltura e le attività produttive, cresce l’indignazione e si moltiplicano gli appelli. «La situazione di Santa Lucia del Mela è stata sottovalutata, nonostante l’assoluta gravità – afferma  con amarezza il sindaco Nino Campo, – finché non ci scappa il morto siamo lasciati a noi stessi in piena emergenza».  «Possiamo definirci abbandonati da tutti, dalla protezione civile nazionale, regionale e provinciale, privi anche della giusta attenzione da parte dei media», aggiunge il coordinatore del gruppo comunale di protezione civile, geom. Angelo Letizia. Ad oggi l’emergenza che ha colpito tutto il territorio, dal centro alle periferie, è stata affrontata dai volontari di protezione civile locale senza alcun supporto esterno e lontano da clamori giornalistici – come si legge in un comunicato, diramato stamane dalla centrale operativa istituita presso il comando dei vigili urbani. Gli ultimi interventi hanno riguardato la contrada di Femminamorta, dove oggi sono state liberate le ultime famiglie isolate. Ma anche per i residenti di questa zona si sta valutando l’emissione di una ordinanza di sgombero, che dovrebbe riguardare altri venti abitanti. In ogni caso, si sta procedendo a realizzare una pista rotabile nel torrente Mela, per consentire l’accesso e liberare le strade dal fango e dai detriti. Ancora critica la situazione in montagna, dove risultano isolati due abitanti di contrada San Biagio, già identificati e raggiunti da familiari. Per quanto riguarda il centro abitato, ancora interrotta la normale viabilità. A fronte di numerose richieste di intervento, che continuano a pervenire, sono attive su tutto il territorio le squadre di emergenza della protezione civile comunale, con il personale dell’ufficio tecnico e gli operatori di numerose ditte locali, impegnati a intervenire con mezzi ed attrezzature. Il prossimo passo sarà la conta dei danni economici subiti da tutte le attività commerciali, agricole e artigianali, che risultano gravemente compromesse.

giovedì 24 novembre 2011

Emergenza idrogeologica, disposti gli sgomberi

L’alluvione più grave mai verificatasi a memoria d’uomo. Solo nel ’51 e nel ’73 le condizioni atmosferiche avverse avevano causato danni ingenti a Santa Lucia del Mela, provocando anche delle vittime. Così il sindaco Nino Campo ha commentato i disastrosi effetti seguiti alle piogge torrenziali che si sono abbattute sul territorio luciese. Sebbene solo il caso abbia risparmiato alla comunità un prezzo in vite umane, il conto da pagare è comunque altissimo. Frane e smottamenti, fiumi straripati, allagamenti e tanta paura hanno dominato in questi ultimi giorni la vita del paese, che, grazie al soccorso del gruppo di protezione civile, alla presenza costante dell’amministrazione comunale e dei tecnici sul territorio, al lavoro di tanti volontari e delle imprese locali, coinvolte nelle operazioni di intervento con i propri mezzi meccanici, sta riprendendo lentamente a vivere. Al problema della messa in sicurezza di intere aree si aggiunge, da oggi, il disagio di alcune famiglie, residenti nei quartieri più colpiti, costrette a sgomberare le abitazioni in seguito ad una ordinanza sindacale. Ad essere interessate dall’intervento, la contrada e la via Rossellina, la contrada Margone, la via Giudici Falcone e Borsellino, la via San Rocco e Vico I San Rocco. In tutti questi punti, dove le frane si sono abbattute con particolare violenza, i geologi del dipartimento regionale di protezione civile e i tecnici comunali hanno ravvisato una situazione altamente a rischio per l’incolumità di persone e cose. Sono otto i nuclei familiari che, nel pomeriggio, hanno ricevuto l’ordinanza di sgombero immediato per la possibilità che si verifichino nuovi smottamenti in caso di nuove piogge. Mentre persistono i danni alla rete elettrica, a quella telefonica e a quella fognaria, con emergenze diffuse in diversi quartieri, si vanno lentamente ripristinando i disagi alla viabilità. La protezione civile raccomanda di non lasciare le proprie case se non per motivi urgenti, ma i collegamenti stradali sono comunque assicurati. Le ultime famiglie isolate, nella periferia di Femminamorta, sono state liberate nella tarda mattinata di oggi. Intanto, è partita la conta dei danni nelle abitazioni private, invase dal fango, nelle attività commerciali e nell’agricoltura. Le scuole riapriranno lunedì. Una centrale operativa è stata istituita presso la sede della polizia municipale.

Frane tra via Rossellina e via Facciata

Frane Castello SP 65 - altezza villa Guadagnino e Forchetta


Frane Castello SP 65 - altezza villa Guadagnino e Forchetta



Frana via Rossellina - verso valle


Frana via Rossellina - verso monte

Frana tornante Castello SP 65 - villa Guadagnino

Frana Castello SP 65 - sotto al Santuario

Frana Castello SP 65 - edicola sacra


Frana Castello SP 65 - a monte del parco giochi


Dissesto strada comunale - contrada Timpanara

mercoledì 23 novembre 2011

Maltempo e dissesto idrogeologico, giornata da incubo per la valle del Mela



Foto scattate dalla finestra di casa mia.
Via 8 Settembre, 22 novembre, ore 15.30.

Fiumi di fango sotto la pioggia torrenziale.
Mai una situazione così drammatica come quella che ieri il gruppo comunale di Protezione Civile si è trovato a fronteggiare sin dalle prime ore della mattina. A dichiararlo, in tarda serata, è Angelo Letizia, che con i suoi volontari ha diramato stamane un comunicato che invita a non uscire da casa se non per motivi urgenti, moderando la velocità per non correre rischi percorrendo le vie dissestate ovunque.
La pioggia, che ha tormentato soprattutto la costa tirrenica della provincia, è proseguita senza sosta per tutta la giornata, rafforzandosi nelle prime ore del pomeriggio. Ma il rombo impetuoso dei torrenti in piena ha continuato a far sentire i propri paurosi boati anche quando le condizioni meteo, nelle prime ore della notte, sembrano essere tornate serene.
Il sole di stamattina si accende così su una città avvinta dal fango, che ha ricoperto le strade scendendo dalla montagna verso valle. Al via da oggi la conta dei danni che, ieri, tra blocchi stradali, allagamenti e disagi alla viabilità, hanno seminato allarme tra gli abitanti.
Frane e smottamenti ovunque, con particolare incidenza nelle zone di Baiamonte, Rossellina, San Rocco. Gli argini dei torrenti hanno ceduto in diversi punti e il caso più grave si è registrato in contrada Furia, dove una famiglia è rimasta isolata per parecchie ore, riparando sul tetto di casa.
Danni anche alla rete elettrica e a quella telefonica. Per garantire la possibilità delle comunicazioni è stato necessario, infatti, istituire un ponte radio. Mobilitati, insieme ai volontari di protezione civile, i carabinieri della locale stazione, il corpo municipale dei vigili urbani, una squadra di vigili del fuoco.
Oggi scuole chiuse per un'ordinanza sindacale.

sabato 19 novembre 2011

Progettare il futuro: la sostenbilità secondo "o2 Italia"

Diffondere la cultura della sostenibilità ambientale come valore aggiunto alla qualità della vita, investendo sulle comunità locali per rendere possibile un cambiamento culturale che consenta di progettare città più vivibili.
È questa la sfida partita da San Filippo del Mela, dove ha trovato sede il centro studi no-profit “O2 Italia”, rete internazionale che di occupa di educazione ambientale, ricerca applicata, promozione di buone pratiche nella vita di ogni giorno.
L’obiettivo, attraverso campagne di informazione, laboratori didattici e formativi, organizzazione di eventi, è sensibilizzare i cittadini, gli enti locali e le imprese verso la progettazione sostenibile del territorio e delle sue risorse.
«Il progetto si basa su ricercatori, designer, architetti, cittadini che, attraverso il sito web e il blog di “O2 Italia”, condividono in rete quanto avviene nel mondo della sostenibilità» spiega Antonia Teatino, referente per l’Italia del network internazionale.
Proprio Antonia Teatino, una laurea in architettura, un dottorato di ricerca a Milano e un curriculum di esperienze internazionali, è l’anima delle iniziative che coinvolgono il nostro territorio, e che passano principalmente attraverso le scuole. «Sensibilizzare non è facile, specialmente in Sicilia – rivela –, per questo i progetti, i concorsi e le campagne informative sono rivolti spesso ai bambini, in modo che, attraverso loro, si possa arrivare alle famiglie».
E se le aziende non sono ancora pronte a recepire le strategie di sviluppo sostenibile, sono i più piccoli ad accogliere con entusiasmo gli stimoli di una educazione ambientale e sociale che punta sulla corretta gestione delle risorse naturali.
“Rubinetto in brocca e pioggia nel vaso” è il suggestivo titolo dell’ultima iniziativa realizzata da Antonia Teatino con le scuole del comprensorio e selezionata dall’Unesco per l’edizione 2011 della “Settimana di educazione ambientale” sul tema “A come Acqua”. Con creatività e fantasia, i ragazzi hanno realizzato, al termine di un percorso di formazione, pannelli colorati sulle differenze dell’utilizzo della risorsa idrica tra i paesi occidentali e quelli più poveri, mettendo in pratica tante idee su come non sprecare questo importante bene primario dell’umanità. I lavori finali sono stati esposti presso la sede di “O2 Italia”, che ospita anche una biblioteca specializzata e offre la possibilità di stage formativi a giovani studenti o laureati in architettura, disegno industriale, scienze della comunicazione, turismo sostenibile, ingegneria ambientale.
«L’ambizione di O2 è quello di fare della sostenibilità parte del processo naturale di progettazione – aggiunge Antonia Teatino –. Attualmente sono coinvolte persone provenienti da università, enti pubblici, aziende e centri di ricerca, convinte che l’informazione e lo scambio culturale siano fondamentali per una migliore e più ampia comprensione della progettazione sostenibile».
I prossimi appuntamenti sono il 24 novembre a Pace del Mela presso l’istituto comprensivo Marconi con “Musicando Rikreando” e a dicembre a Santa Lucia del Mela per la distribuzione di sporte per la spesa, nell’ambito della “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti”. (Katia Trifirò)



Link utili: www.o2italia.org