L’alluvione più grave mai verificatasi a memoria d’uomo. Solo nel ’51 e nel ’73 le condizioni atmosferiche avverse avevano causato danni ingenti a Santa Lucia del Mela, provocando anche delle vittime. Così il sindaco Nino Campo ha commentato i disastrosi effetti seguiti alle piogge torrenziali che si sono abbattute sul territorio luciese. Sebbene solo il caso abbia risparmiato alla comunità un prezzo in vite umane, il conto da pagare è comunque altissimo. Frane e smottamenti, fiumi straripati, allagamenti e tanta paura hanno dominato in questi ultimi giorni la vita del paese, che, grazie al soccorso del gruppo di protezione civile, alla presenza costante dell’amministrazione comunale e dei tecnici sul territorio, al lavoro di tanti volontari e delle imprese locali, coinvolte nelle operazioni di intervento con i propri mezzi meccanici, sta riprendendo lentamente a vivere. Al problema della messa in sicurezza di intere aree si aggiunge, da oggi, il disagio di alcune famiglie, residenti nei quartieri più colpiti, costrette a sgomberare le abitazioni in seguito ad una ordinanza sindacale. Ad essere interessate dall’intervento, la contrada e la via Rossellina, la contrada Margone, la via Giudici Falcone e Borsellino, la via San Rocco e Vico I San Rocco. In tutti questi punti, dove le frane si sono abbattute con particolare violenza, i geologi del dipartimento regionale di protezione civile e i tecnici comunali hanno ravvisato una situazione altamente a rischio per l’incolumità di persone e cose. Sono otto i nuclei familiari che, nel pomeriggio, hanno ricevuto l’ordinanza di sgombero immediato per la possibilità che si verifichino nuovi smottamenti in caso di nuove piogge. Mentre persistono i danni alla rete elettrica, a quella telefonica e a quella fognaria, con emergenze diffuse in diversi quartieri, si vanno lentamente ripristinando i disagi alla viabilità. La protezione civile raccomanda di non lasciare le proprie case se non per motivi urgenti, ma i collegamenti stradali sono comunque assicurati. Le ultime famiglie isolate, nella periferia di Femminamorta, sono state liberate nella tarda mattinata di oggi. Intanto, è partita la conta dei danni nelle abitazioni private, invase dal fango, nelle attività commerciali e nell’agricoltura. Le scuole riapriranno lunedì. Una centrale operativa è stata istituita presso la sede della polizia municipale.
Frane tra via Rossellina e via Facciata
Frane Castello SP 65 - altezza villa Guadagnino e Forchetta
Frane Castello SP 65 - altezza villa Guadagnino e Forchetta
Frana via Rossellina - verso valle
Frana via Rossellina - verso monte