Emergenza idrogeologica, sei giorni dopo. Alcuni segnali, come il ripristino parziale dell’erogazione di acqua potabile e la riapertura delle scuole, nella giornata di oggi, sembrano registrare un ritorno alla normalità. Ma l’allerta, occorre ribadirlo, è ancora massima. L’emergenza dipende soprattutto dal movimento franoso che ha colpito l’intero territorio, trasformando alcune zone in vere e proprie bombe ecologiche. L’area più a rischio continua ad essere quella a ridosso del torrente Mela, dove si concentrano in questi giorni i sopralluoghi dei tecnici e gli interventi dei volontari.
Il disagio, tuttavia, è molto alto anche in altri quartieri, tanto che si allarga di ora in ora il numero degli sgomberi. Bollino rosso per Rossellina, Margone, Misericordia, Femminamorta, Furia, Brammicà, Pancaldo, parte della contrada Santa Maria. Un elenco sempre più lungo e preoccupante, come rilevano i monitoraggi effettuati dal dott. Pietro Lo Monaco e dall’ing. Bruno Manfrè, rispettivamente dirigente generale e responsabile del servizio di Messina del dipartimento regionale della protezione civile.
Insieme all’SOS sicurezza, i problemi più gravi riguardano la viabilità, pesantemente compromessa. Sempre oggi è stata emessa l’ordinanza che vieta la circolazione, in caso di pioggia, lungo le strade già interessate dai fenomeni franosi di maggiore intensità, al fine di garantire la sicurezza degli automobilisti: via Rossellina (dal civico 115) e tutta la viabilità ricadente nelle contrade Rossellina, Misericordia e Trappetazzo. Lungo la strada provinciale 65, via “Giudici Falcone e Borsellino” (a partire dal quadrivia con le vie Facciata e Mons. Tonetti verso il Castello) è stata disposta intanto la collocazione di una segnaletica temporanea indicante il pericolo della circolazione in caso di pioggia.
Prosegue intanto l’attività di monitoraggio e assistenza curata dalle squadre di volontari della protezione civile comunale, che stanno informando i cittadini sui rischi e sulle misure da prendere in caso di piogge intense. Attivate anche le procedure al fine di reperire idonee sistemazioni alle famiglie evacuate, attualmente ospitate in casa di parenti e amici.