mercoledì 29 aprile 2015

-2 al Primo Maggio Medi-Terra-Nèo


Punta ad essere una grande festa siciliana, gratuita e rivolta a grandi e piccoli, replicando le migliaia di presenze dello scorso anno (vedi foto). Conto alla rovescia per il Primo Maggio luciese, organizzato dall’associazione “Medi-Terra-Nèo” nella cornice verde del Parco Urbano e giunto quest’anno alla settima edizione. Confronto e aggregazione sociale i temi della giornata, attraverso installazioni, musica, balli e intrattenimento all’aria aperta. Attivo da dodici anni, il sodalizio luciese (pagina facebook) ha come obiettivo quello di promuovere il territorio e l’arte, in tutte le sue forme. «Anche quest’anno cerchiamo di sensibilizzare altri giovani siciliani ad apprezzare questa terra, a viverla, a creare ed innovare continuamente», afferma il presidente di “Medi-Terra-Nèo”, Angelo Sindona. «Questa festa rappresenta, anno dopo anno, la speranza di un cambio di rotta e per questo ci rivolgiamo a tutti quelli che sono disposti a rimanere qui e ad investire sul loro futuro, invece di andare altrove». Il programma parte dalle 9.30, con aree attrezzate per i pic-nic, giochi per i bambini, dj e musica dal vivo, con gruppi come “La coppola nera” e “Baciamolemani”. Presentano l’evento Roberta Macrì, Nancy Rizzo e Paolo Bertè. «Per i prossimi anni – conclude Sindona – l’idea è quella di allargare le collaborazioni, aumentando i partner e gli artisti che accoglieranno la nostra sfida».

domenica 26 aprile 2015

Tutto sulla differenziata

RACCOLTA DIFFERENZIATA, COS'E' E COME FUNZIONA
Finalmente è una realtà la raccolta differenziata, partita da poco più di due settimane con il sistema porta a porta. Attivata in seguito ad una delibera di Giunta comunale e predisposta dagli uffici municipali dell’area tecnico-urbanistica, la differenziata ha preso avvio per un periodo sperimentale, nelle more dell’avvio del servizio previsto nel piano di intervento dell’ARO Valle del Mela, il protocollo d’intesa per la gestione intercomunale dei rifiuti. A promuovere l’iniziativa, l’assessore all’Igiene urbana e Raccolta differenziata Rosario Torre, che, prima di partire con la raccolta, ha promosso un incontro pubblico per informare i cittadini  e le utenze non domestiche, come le attività commerciali, sulle modalità del servizio. 
Il kit, utile per due mesi di conferimento, è stato distribuito ai nuclei familiari dell’intero territorio comunale, insieme alle regole e al calendario della raccolta, e può essere ritirato presso l’Ufficio Rifiuti nella sede di via Nenni, al quale dovranno rivolgersi attività professionali e uffici, oltre che i singoli cittadini per segnalazioni e informazioni. Qui si sono recati, e continuano a farlo, anche tutti coloro che non ne sono ancora stati dotati. Sul sito web del Comune, a disposizione dei naviganti, è stata predisposta inoltre una lista di “faq”, con le risposte alle domande più frequenti sul funzionamento del servizio. 
«L’auspicio è che la raccolta differenziata porta a porta possa rappresentare un piccolo passo per un maggior rispetto dell’ambiente e una migliore consapevolezza verso questo tipo di risorsa, che sinora abbiamo gestito non in maniera ottimale», dichiara Torre «L’obiettivo è inquinare di meno, consumare meno materie prime tramite il riciclo dei materiali provenienti dalla raccolta, abbassare il costo del servizio tramite la diminuzione dei rifiuti, che sinora andavano quasi esclusivamente in discarica». Destinatari dei materiali prodotti dalla raccolta sono i Consorzi di Filiera del CONAI, così come previsto dalla normativa. 
«Con l’attivazione del servizio ribadiamo, così come continueremo a fare in tutte le sedi opportune, il nostro totale dissenso rispetto all’impiego dei rifiuti, e nello specifico dei nostri RSU, come combustibile per la produzione di energia elettrica, o per altro utilizzo analogo che possa avere anche un minimo impatto negativo per l’ambiente e la salute degli abitanti dell’area ad elevato rischio di crisi ambientale del Comprensorio del Mela, così come per altre aree presenti sul nostro pianeta», precisa l’assessore. Dal Consiglio comunale è passata nei mesi scorsi l’approvazione del piano finanziario per la gestione dei rifiuti urbani, nel cui ambito saranno attivate le agevolazioni per gli utenti più “virtuosi”.  

LE MULTE
Come ripetutamente segnalato dai luciesi, non mancano però i dubbi su come gestire i rifiuti e i disagi, specialmente nelle aree periferiche, con la pressante richiesta da parte dei cittadini di maggiori controlli e vigilanza. Qui, ma anche in centro, rifiuti ingombranti e cumuli di spazzatura inquinano e imbruttiscono il paesaggio, abbandonati ai bordi delle strade o in vere e proprie discariche a cielo aperto. A ciò si aggiunge il mancato rispetto delle regole, sia nella corretta differenziazione sia nei tempi di consegna dei sacchetti di rifiuti, che sono ritirati a domicilio in base ad un calendario diviso per giornate e fasce orarie. Alla poca collaborazione di alcuni cittadini si somma, infine, un carico di lavoro sempre più insostenibile per gli operatori comunali - appena quattro -, cui è affidata la raccolta porta a porta.
Dopo altri incontri informativi, promossi dall’assessore Rosario Torre, insieme alla distribuzione di opuscoli e guide alla raccolta, è arrivata mercoledì scorso l’ordinanza emessa dal sindaco Nino Campo e consultabile on line. Il provvedimento, che vieta la separazione e il conferimento dei rifiuti urbani con modalità e orari difformi da quelli previsti, contiene un regolamento dettagliato rivolto alle utenze domestiche e non domestiche. Tra i divieti, quello di gettare i sacchi di spazzatura nei cestini portarifiuti presenti nelle piazze, nei parchi e in tutti gli altri luoghi pubblici del territorio comunale. Ai cittadini si chiede inoltre di utilizzare esclusivamente il kit per la raccolta consegnato dagli uffici e si vieta l’abbandono di materiali e rifiuti in prossimità delle aree dove prima erano collocati i vecchi cassonetti. 
Le multe vanno dai 25 ai 500 euro, ma possono raggiungere i tremila euro, che vengono raddoppiati in caso di abbandono di rifiuti pericolosi. Ad accertare le violazioni sarà la polizia municipale. Copia dell’ordinanza è stata trasmessa poi a tutti gli organi preposti al controllo del territorio. «Se ci sono problemi nella raccolta o non è stato consegnato il kit, basta contattare gli uffici competenti o farlo presente agli amministratori», dichiara Torre. 

LE REGOLE
L’umido viene raccolto lunedì, mercoledì e sabato, venerdì è il giorno dell’indifferenziata, mentre carta, cartone e imballaggi di legno sono ritirati martedì, vetro e alluminio mercoledì, plastica giovedì; i sacchetti e le biopattumiere devono essere lasciati all’esterno delle abitazioni dalle 22 alle 6 per le utenze domestiche, e dalle 20 alle 6 per attività commerciali e artigianali. 
Ecco, invece, come separare i rifiuti, in base a quanto riportato nell'ordinanza (Art.3):
a) UMIDO / ORGANICO
L’insieme degli scarti derivanti dalla preparazione e dal consumo dei cibi e tutti i materiali biodegradabili derivanti dalla normale attività domestica [avanzi di cucina cotti e crudi, scarti di frutta e verdura, noccioli, avanzi di carne o pesce, fondi di caffè, filtri di the, camomilla e infusi, scarti vegetali, foglie e fiori in piccole quantità, terriccio dei travasi, gusci d’uovo, lische di pesce, ossa di carne, tovaglioli e fazzoletti di carta unti (e non contenenti stampe), carta del pane, cartone di pizza sporchi (tagliati a pezzi), sughero (vero e non trattato), escrementi di animali domestici, cenere di legna spenta, carbone, stuzzicadenti, spiedini di legno, etc.]. La frazione organica viene prelevata secondo la metodologia del servizio di raccolta “porta a porta” nei giorni previsti dai rispettivi calendari (lunedì, mercoledì e sabato - utenze domestiche e utenze non domestiche). Il conferimento della frazione organica deve essere effettuato utilizzando sacchi biodegradabili e/o compostabili (bioplastica, mater-bi o altro) efficacemente chiusi ed inseriti negli appositi mastelli antirandagismo di COLORE MARRONE o all’interno dei relativi cassonetti ad uso specifico.
b) CARTA E CARTONE, IMBALLAGGI IN LEGNO
Tutta la carta e il cartone per scrittura e stampa, nonché il materiale da imballaggio in carta e cartone e quelli in legno [carta, cartone, cartoncino, libri, giornali, riviste, quaderni senza copertine plastificate, fogli di carta, buste di carta di ogni tipo, volantini pubblicitari (non plastificati), interno rotoli carta igienica e della carta assorbente da cucina, tovaglioli e carta uso alimentare (se puliti), scatole e imballaggi in carta, cartoni di ogni tipo, pacchetti delle sigarette (senza plastica e parte argentata), cartine per lo zucchero (se non plastificate e/o sporche), scatole per alimenti, cassette di legno per la frutta e gli ortaggi, contenitori in tetrapak per latte, succhi di frutta e bevande, etc.]. La carta ed il cartone, nonché gli imballaggi in legno, vengono prelevati secondo la metodologia del servizio di raccolta “porta a porta” nei giorni previsti dai rispettivi calendari (martedì - utenze domestiche e utenze non domestiche). Il conferimento della frazione secca riciclabile costituita dalla carta / cartone deve essere effettuato attraverso buste o scatole di carta ben chiuse oppure utilizzando appositi cassonetti. I rifiuti di grandi dimensioni dovranno essere piegati e pressati, assemblati in maniera compatta al fine di ridurre il più possibile il volume e disposti in modo da non intralciare la pubblica via.
c) VETRO E ALLUMINIO
Si tratta di vetro, contenitori in vetro, lattine di metallo e contenitori in banda stagnata con cui vengono confezionati i prodotti alimentari e non, ma anche vaschette e vassoi per la conservazione e la cottura dei cibi [bottiglie, vasetti e barattoli di vetro, vasetti di vetro per conserve, stoviglie in vetro, stoviglie in acciaio, alluminio e/o altri metalli (per es. pentole, padelle, terrine, caffettiere, etc.), bombolette svuotate per alimenti e prodotti per l’igiene della persona che riportino la sigla FE40 e ALU41 (per es. panna, deodoranti, lacca, etc.), coprivasetti in alluminio con linguetta a strappo (yogurt ed altri alimenti, se puliti), barattoli di latta e banda stagnata, lattine, tappi a vite e a corona, grucce metalliche, graffette non plastificate, vaschette, carta stagnola, involucro per dolci e cioccolato, scatolette per cibo animali domestici (cani, gatti, etc.), contenitori in alluminio per pelati, piselli, mais, tonno, acciughe, etc.]. La consegna di lastre di vetro derivanti da piccoli lavori domestici di sostituzione deve essere concordata con il Comune (Ufficio Rifiuti tel. 090934001 / 090934017) e/o con gli operatori del servizio; esse devono essere conferite in appositi contenitori rigidi riutilizzabili (secchi o cassette in plastica) di adeguata dimensione, in modo da consentire agli operatori ecologici un’agevole e sicura manovrabilità. Altri materiali in vetro, ad es. neon e lampadine, sono RIFIUTI SPECIALI, e vanno negli appositi CENTRI DI RACCOLTA. I materiali in vetro e alluminio vengono prelevati secondo la metodologia del servizio di raccolta “porta a porta” nei giorni previsti dai rispettivi calendari (mercoledì - utenze domestiche e utenze non domestiche). Il conferimento di questi materiali deve essere effettuato utilizzando sacchi semitrasparenti ben chiusi, eventualmente disposti all’interno del proprio cassonetto ad uso specifico.
d) IMBALLAGGI IN PLASTICA
I contenitori e gli imballaggi con cui vengono confezionati i prodotti finiti che si acquistano in negozio, sia di tipo alimentare che non. I materiali plastici riciclabili sono contrassegnati dalle sigle PET, PE-HD, PVC, PE-LD, PP, PS e ad essi assimilabili [piatti, bicchieri e posate monouso senza residui, bottiglie per bevande, succhi e latte, flaconi per shampoo, detersivi e saponi, prodotti per l’igiene della persona e per la casa (ad esclusione di candeggina e altri prodotti acidi), reti per frutta e verdura, cellophane, nylon, cassette in plastica per la frutta, la verdura e le bibite, vasetti in plastica per yogurt, dessert e formaggi senza residui, vaschette in polistirolo per carne o frutta/verdura, scatole e buste per il confezionamento di capi di abbigliamento, buste, sacchetti e altri involucri per alimenti (es. pasta, riso, patatine, surgelati, merendine, etc.), vaschette porta-uova in plastica, pluriball, involucro per le uova di cioccolato, etc.] così come definiti dall’accordo di programma quadro ANCI CONAI del 14 dicembre 2004 (ad es. i giocattoli non appartengono alla categoria mentre i relativi imballaggi, se di plastica, vi appartengono). Gli imballaggi in plastica vengono prelevati secondo la metodologia del servizio di raccolta “porta a porta” nei giorni previsti dai rispettivi calendari (giovedì - utenze domestiche e utenze non domestiche). Il conferimento della frazione secca riciclabile costituita dagli imballaggi in plastica deve essere effettuato utilizzando sacchi semitrasparenti ben chiusi, eventualmente disposti all’interno del proprio cassonetto ad uso specifico.
e) RIFIUTO SECCO NON RICICLABILE INDIFFERENZIATO
Rifiuto secco residuo comprendente tutti i materiali che non possono essere recuperati e riciclati con le attuali tecnologie e che se mescolati ai rifiuti differenziabili ne comprometterebbero il riciclo [piatti, bicchieri e posate monouso particolarmente unti, carta plastificata, carta oleata, carta carbone, carta lucida da disegno, scontrini (spesso realizzati con carte termiche), biglietti per giochi e lotterie (se di carta, senza alcun trattamento, vanno nella carta), schedine tipo “gratta e vinci”, biglietto orario per la sosta dei veicoli tipo “gratta e sosta” (realizzati con inchiostro serigrafico vinilico), involucro per le caramelle e cioccolatini (solo per la parte a contatto con gli alimenti), gusci di molluschi e crostacei, capsule per il caffè, chewing gum, gomma, cuoio, mozziconi di sigaretta spenti, capelli, fiammiferi, rasoi usa e getta, scotch, punti metallici, elastici, nastri adesivi, etichette adesive, tubo per il dentifricio, tubo con crema per la barba e/o simili, penne, posacenere, portamatite, palloni, palloncini, calze di nylon, accendini, mollette per i panni, ceramica e porcellana, stoviglie in pyrex, cristalli e specchi, occhiali, ombrelli, vasi, secchi, grucce porta abiti in plastica, pettini, spazzole, spazzolini da denti, cotton fioc, pannolini, pannoloni, assorbenti igienici, sacche per urine svuotate, aghi e/o siringhe con apposito cappuccio (solo se di provenienza domestica), cotone idrofilo, garze, cerotti, guanti di gomma e/o lattice, spugne, teli da serra e da imbianchino, videocassette, musicassette, dvd, cd, lettiere per animali domestici, candele, stracci, tappeti, stivali in gomma, fotografie, giocattoli, saponi, contenitori di acidi per la pulizia della casa – es. candeggina e prodotti per la pulitura del wc, vecchie lampadine a incandescenza, polvere dell’aspirapolvere, residui della pulizia del pavimento, blister dei farmaci, contenitori liquidi per farmaci e/o simili, schede plastificate (telefoniche, magnetiche, etc.), fiori finti, tovaglie plastificate, portadocumenti in plastica, fazzoletti per l’igiene nasale, fazzoletti struccanti, carta da banco (prodotti di salumeria, macelleria, pescheria) ma esclusivamente il primo foglio che è stato a contatto con l’alimento, sacchi per il cemento, casco (per veicoli, da lavoro, etc.), timbri, tamponi per timbri, etc.]. Il conferimento della frazione indifferenziata deve essere effettuato utilizzando sacchi semitrasparenti ben chiusi eventualmente inseriti all’interno dei relativi contenitori ad uso specifico. L’indifferenziato verrà prelevato secondo la metodologia del servizio di raccolta “porta a porta” nei giorni previsti dai rispettivi calendari (venerdì - utenze domestiche e utenze non domestiche). Esclusivamente per alcune tipologie di rifiuto indifferenziato (pannolini, pannoloni, sacchi per urine svuotate, traverse assorbenti monouso) è previsto il conferimento utilizzando sacchi semitrasparenti ben chiusi anche nei giorni di raccolta di altro materiale, purché siano messi soltanto tali tipologie di rifiuti. Praticamente, per motivi igienici, è possibile conferire questi tipi di rifiuti in ogni giorno della raccolta differenziata “porta a porta”.
f) VERDE E RAMAGLIE, SFALCI E POTATURE
Scarti verdi provenienti dalla cura e dal riassetto del giardino ed aree private (ramaglie, potature di alberi, foglie, sfalci d’erba e siepe, residui vegetali da pulizia dell’orto, legno e segatura non trattati). È fatto obbligo smaltire prevalentemente questa tipologia di rifiuto ricorrendo alla pratica del compostaggio domestico. In alternativa è possibile conferire i rifiuti davanti alla propria abitazione, opportunamente fasciati, previo appuntamento telefonico (Ufficio Rifiuti tel. 090934001 / 090934017).
g) MATERIALI INGOMBRANTI, MOBILI E/O ARREDI IN LEGNO, R.A.E.E.
Beni durevoli ingombranti (mobili e beni durevoli tipo reti del letto, materassi, sedie, tavoli, poltrone, divani, stendipanni, valigie, scaffali, porte, ringhiere, tapparelle, finestre senza vetro, vecchi mobili d’arredo, imballaggi per elettrodomestici non in cartone, ferro e rottami metallici, etc.) e R.A.E.E. (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche tipo frigoriferi, lavatrici, elettrodomestici in genere, televisori ed hi-fi, videoregistratori, lettori cd/dvd, radio, sveglie, condizionatori, computer, componenti informatici, componenti e cavi elettrici, oggetti e componenti elettronici, telefonini, carica batteria, etc.). I rifiuti ingombranti ed i R.A.E.E. possono essere conferiti gratuitamente presso il domicilio dell’utenza previa prenotazione attraverso il numero telefonico messo a disposizione dalla Ditta “Ecolandia srl” (0957139989). Il ritiro verrà effettuato nel giorno previsto dal calendario successivo al giorno della prenotazione, compatibilmente con le esigenze del servizio e con il numero di prenotazioni complessivo. Al momento della prenotazione l’utente dovrà fornire generalità, indirizzo ed una descrizione dettagliata dei beni da prelevare in modo da organizzare i prelievi in funzione del numero di pezzi da ritirare.
h) MEDICINALI E/O FARMACI SCADUTI
È fatto obbligo per gli utenti, di depositare medicinali e/o farmaci scaduti, senza i relativi imballaggi, esclusivamente all’interno dei raccoglitori presenti presso farmacie, parafarmacie, ambulatori, studi medici e/o altri esercizi che aderiscono alla raccolta.
i) PILE E BATTERIE
È fatto obbligo per gli utenti, di depositare il materiale esclusivamente all’interno dei contenitori trasparenti presenti sul territorio e dislocati presso gli esercizi che commercializzano tale prodotto e aderiscono alla raccolta.
j) ABITI USATI E PELLAMI
È fatto obbligo, per gli utenti di depositare gli abiti dismessi e/o avanzi di stoffa esclusivamente all’interno degli appositi contenitori dislocati sul territorio comunale. Qualora il contenitore risultasse pieno non dovranno in alcun modo essere abbandonati i materiali all’esterno del contenitore ma sarà sufficiente segnalare il riempimento al gestore del servizio o all’Amministrazione comunale. È consentito il conferimento presso enti, associazioni e simili che ne effettuano la raccolta, nonché in piccole quantità anche nella frazione dell’indifferenziata.
k) ALTRE TIPOLOGIE DI RIFIUTI URBANI
È fatto obbligo per le singole utenze, nelle more della realizzazione del Centro di Raccolta Comunale e/o Isole Ecologiche, di conferire le seguenti tipologie di rifiuti urbani esclusivamente presso strutture abilitate:
- inerti in piccole quantità;
- barattoli, bombolette e/o altri contenitori contraddistinti e classificati come “T” ed “F” (tossici e infiammabili), come ad es. pesticidi, insetticidi e/o altri antiparassitari, colla, vernice, diluente, collante, solvente, colorante, smacchiatore, antitarlo, acquaragia, acetone, trielina, cera per legna, bombolette spray (con gas infiammabile, con CFC), etc.;
- termometri al mercurio;
- toner e cartucce esaurite per stampanti e fax;
- lampadine a basso consumo e di lunga durata e lampade al neon;
- oli vegetali esausti, oli minerali;
- batterie esauste per autoveicoli e motoveicoli;
- pneumatici;
- ogni altro rifiuto non espressamente previsto dall'Ordinanza.






venerdì 17 aprile 2015

"La salute vien mangiando": Alsa incontra nuovamente la popolazione

Filippo Alibrando - Decimo Giunio Giovenale nel primo secolo dopo Cristo recitava: “Mens sana in corpore sano”. Tale frase sarebbe diventata poi un vero e proprio slogan per chi, come molti al giorno d’oggi, tiene alla propria salute e alla propria forma fisica.
Ed è questa la frase filosofica sulla quale l’Associazione Luciese per la Salute e l’Ambiente punta per attuare le proprie iniziative, cercando di salvaguardare la salute quanto più possibile sotto i diversi profili, in un contesto ambientale fortemente contrastante tale principio. 
Locandina dell'evento
L’Associazione luciese infatti, che si prefigge di portare avanti l’informazione in materia sanitaria ed ambientale per la popolazione locale, ha deciso di promuovere una “Giornata dell’alimentazione”, mirando a correggere e invogliare tutti a nutrirsi in modo giusto, seguendo semplici accorgimenti che vanno a tutto vantaggio del consumatore stesso. 
La suddetta giornata, è stata organizzata in collaborazione con l’Associazione Joyfood, nata con lo scopo di portare avanti l’informazione su una corretta alimentazione.
L’incontro, avverrà Domenica 19 Aprile 2015 alle ore 17:30 presso il Palazzo ex-carcere di Piazza Milite Ignoto di Santa Lucia del Mela.

Si aprirà l’incontro con il lavoro svolto dall’associazione Joyfood che presenterà il tema “la prevenzione inizia dalla tavola”. A seguire, interverrà Francesco Salvadore, giovane esperto luciese in erbe eduli che offrirà inoltre una mostra fitoalimurgica. 
Modera l’incontro la dott.ssa Nadia Calderone.
L’Associazione Luciese Alsa, presieduta dal dott. Salvatore Triolo, nonostante la seppur breve vita ha dato il via a numerose iniziative parallele, incontri, progetti e informazione nelle scuole, portando alto il nobile spirito ambientalista e salutista che contraddistingue i suoi componenti. Ultimo in ordine cronologico è stato il convegno tenutosi in Aula Consiliare sul tema del CSS, tematica attualmente molto discussa che, sin dai primi sentori di veridicità, desta molti timori nell’animo della popolazione della Valle del Mela.



mercoledì 1 aprile 2015

Il rito della Settimana Santa a Santa Lucia del Mela


(Franco Trifirò) Ci avviciniamo alla Pasqua e anche quest'anno numerose sono le iniziative per commemorare questo evento. 
Si è iniziato domenica 29 marzo con la seconda edizione della Via Crucis vivente luciese, anche quest'anno ideata da Nino Impalà, ed organizzata dall'associazione Antiche Torri, con il patrocinio dell'amministrazione comunale. Tante le novità di rilievo quest'anno, innanzitutto la scelta di c.da Timpanara come location, dando modo a questo luogo di essere protagonista per la prima volta di un evento importante per tutta la comunità luciese,  a seguire la scelta di coniugare la recitazione di alcuni momenti della rappresentazione alla voce narrante, infine la presenza di nuove comparse e l'inserimento di nuove scene ha reso questa rappresentazione più ricca e suggestiva. Nel complesso una buona prova con possibili margini di miglioramento aspettando di conoscere la nuova location.

Giovedì Santo intorno alle 19,00 nelle tre parrocchie sarà Celebrata la Messa nella Cena del Signore (Messa in Coena Domini) dove viene rinnovata l'Ultima Cena del Signore con i suoi discepoli e il rito della lavanda dei piedi. Fino a mezzanotte sarà possibile visitare gli "Altari della Deposizione", altrimenti conosciuti come "Sepolcri" o "Sapucchi".
OMELIA DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II (20 aprile 2000)

Venerdì Santo, come da tradizione, nel primo pomeriggio intorno alle ore 15,00 dalle parrocchie del Sacro Cuore di Gesù e di Maria SS. Annunziata partiranno le Varette raffiguranti rispettivamente il SS. Crocifisso (U crucifissu) e Gesù che cade sotto il peso della croce (U Signuri a cascata), queste giungendo in Piazza Beato Antonio Franco si aggregheranno alle altre Varette abitualmente custodite nei pressi della Cattedrale che sono: Gesù nell'orto degli ulivi (A vara ranni), la flagellazione (U Signuri a culonna), l'Ecce homo (l'Ecce homo), Santa Veronica (A Veronica), Maria SS. Addolorata (Addulurata) e quella raffigurante l'urna col corpo di Cristo deposto (U Signuri mottu). Dalla Cattedrale le otto Varette, raffiguranti la Passione di Nostro Signore, insieme alla reliquia della Santa Croce saranno portate in processione percorrendo le principali vie del paese per poi tornare nuovamente in Piazza Antonio Franco dove a conclusione del rito il corteo viene sciolto. Da qui le due Varette che partono dalle parrocchie della parte bassa del paese faranno rientro nelle chiese dove vengono custodite durante tutto l'anno.

Infine ricordiamo la mostra fotografica sulla Via Crucis vivente dello scorso anno presso il Palazzo ex-carcere in Piazza Milite Ignoto che rimarrà aperta fino al 9 aprile tutte le sere dalle ore 17,00 alle ore 20,00






 
Via Crucis vivente 2015
Via Crucis vivente 2014 (La Crocifissione)

Via Crucis - Le Varette portate in processione



sabato 28 marzo 2015

L'App ufficiale del comune di Santa Lucia del Mela

Anche il comune di Santa Lucia del Mela si è dotata di un'App, molto utile sia per la fruizione turistica che per i cittadini. Vediamo nello specifico cos'è la tanto nominata "App": innanzitutto il termine App nasce proprio da un'abbreviazione della parola "Applicazione", nello specifico vediamo che in informatica con il neologismo App, si indica una variante di quelle applicazioni informatiche che nascono per computer fissi e che vengono adattate ai dispositivi mobili quali smartphone e tablet. Infatti la leggerezza, l'essenzialità e la velocità, caratteristiche queste che contraddistinguono le applicazioni, sono in linea con le limitate risorse hardware dei dispositivi mobili rispetto ai computer tradizionali. Scaricata l'Applicazione sullo smartphone (poiché questa per funzionare necessita di una connessione internet), la apriamo e ci ritroviamo un menu con dodici voci. Ognuna di queste voci è impostata con uno schema a cascata di tipo piramidale infatti quando clicchiamo su una voce ad esempio "Municipio in tasca", si apre un sotto menù con altre voci che ci permettono di scegliere le informazioni che più ci interessano, in questo caso ad esempio troviamo: "il comune", "l'amministrazione", "uffici e servizi" e "numeri utili". Questo avviene per tutte le dodici voci, tra le quali troviamo la Protezione Civile, la galleria fotografica, la sezione con tutte le attività commerciali, oltre che i numeri di telefono della guardia medica e delle farmacie (un suggerimento è quello di inserire anche i turni e gli orari) e via di seguito. Da mettere in risalto la voce "Segnala", che ci dà la possibilità di poter comunicare direttamente all'amministrazione, eventuali emergenze e disservizi. (Franco Trifiro')

Scarica l'App

"La truffa del CSS": incontro pubblico organizzato dall’Alsa

Redazione - È stato fissato per Martedì 31 Marzo alle ore 18:00 presso l’Aula Consiliare di Santa Lucia del Mela, il convegno pubblico sul tema del Css, argomento molto discusso che infiamma l’opinione pubblica di tutto il comprensorio del Mela. 
L’Associazione Luciese per la Salute e l’Ambiente, con acronimo ALSA, continua il suo impegno e dedizione, adoperandosi per informare la popolazione luciese e limitrofe sui rischi, non solo ambientali e sanitari, che il “Combustibile Solido Secondario” può comportare.
La locandina dell'evento
Non è un caso che il nome dell’Incontro sia proprio “La truffa del CSS”. Secondo l’associazione e gli ambientalisti in genere della Valle del Mela infatti, tale combustibile non solo costituisce un ulteriore grave pericolo per l’incolumità ambientale e sanitaria di tutto il comprensorio, ma inoltre rappresenta un vero e proprio autogol delle istituzioni, che ancora una volta preferiscono bruciare il rifiuto considerandolo un problema e non una risorsa da cui trarre profitto, generando anche migliaia di posti di lavoro.

È questa la direzione che approfondiranno i relatori dell’incontro. Relazioneranno infatti, subito dopo l’introduzione del presidente dell’Alsa, dott. Salvatore Triolo e il Sindaco di Santa Lucia del Mela geom. Antonino Campo.
Gli aspetti economico – scientifici della tematica invece, saranno espletati dal prof. Beniamino Ginatempo, presidente dell’Associazione ZeroWaste Sicilia, e dal dott. Gregorio Santamaria, esperto nel ciclo integrato dei rifiuti e nella risoluzione delle problematiche ambientali. Quest’ultimo, parlerà delle alternative al Css, economicamente ed ecologicamente sostenibili, parlando anche dell’impatto che tale combustibile potrebbe avere sul territorio. Del rischio sanitario che potrebbe sorgere dopo la riconversione invece, parlerà Filippo Alibrando, membro dell’associazione ambientalista luciese. 

In quanto organizzatrice dell’evento, l’Alsa tiene molto affinchè la popolazione luciese e del comprensorio in genere sia informata in modo obiettivo e costante sugli sviluppi di questa tematica, affinchè le scelte che verranno prese non siano semplicemente “calate dall’alto”, ma condivise con gli abitanti di un territorio già di per sé fortemente compromesso da una serie di problemi, dovuti tra l’altro anche a stabilimenti industriali di natura pesante. Per questi motivi, l’Alsa si augura una presenza massiccia della popolazione ad un evento di così grande importanza. 

A parte il sopracitato evento, questa associazione luciese sta portando avanti altri progetti paralleli, che prevedono prevenzione, informazione sul corretto stile alimentare e progetti nelle scuole. Sono allo studio infatti giornate della salute, per effettuare screening gratuiti sulla popolazione riguardo alcune patologie purtroppo frequenti nell’area del Mela.

martedì 24 marzo 2015

Css, incontro tra Comuni per allargare il fronte del "no"


Intraprendere azioni congiunte per la tutela e la salvaguardia del comprensorio, alla luce dell’ipotesi dell’introduzione di ulteriori agenti inquinanti in un territorio in cui insistono l’Area ad elevato rischio di crisi ambientale del Comprensorio del Mela e il S.I.N, il sito di bonifica di interesse nazionale dell’Area industriale di Milazzo. Con questo obiettivo il sindaco Nino Campo e l’assessore all’ambiente Rosario Torre hanno proposto un incontro, in programma lunedì prossimo presso l’aula consiliare del Palazzo socio-culturale di Via Pietro Nenni. L’invito a partecipare è riservato ai sindaci, gli assessori al ramo, i presidenti del consiglio e i consiglieri dei Comuni di Condrò, Gualtieri Sicaminò, Milazzo, Pace del Mela, San Pier Niceto, Monforte San Giorgio, ricadenti nell’Area ad alto rischio e nel S.I.N. Escluso per il momento il Comune di San Filippo del Mela, che non ha ancora preso una posizione netta sulle questioni che verranno trattate lunedì, mentre l’invito è stato esteso al Comune mamertino dove è stata istituita la Consulta per l’Ambiente. 
La nota di convocazione è stata trasmessa per conoscenza a una lunga lista di istituzioni regionali e nazionali, e, in particolare, agli assessorati regionali del Territorio e dell’Ambiente, della Salute e delle Attività Produttive, ma anche alla Prefettura, al presidente dell’Ars e allo stesso presidente della Regione. «Con questa iniziativa rimarchiamo quanto stabilito nel consiglio comunale aperto, ovvero la nostra netta contrarietà all’utilizzo del Css», afferma Torre ribadendo il “no” di istituzioni locali e cittadini al Combustibile Solido Secondario, che caratterizza il progetto di riconversione dell’Edipower. 
«Denunciamo inoltre che in questo momento gli organi regionali non ci stiano prendendo in considerazione», aggiunge l’assessore. «Non vogliamo essere la pattumiera della Regione Siciliana e non possiamo tornare indietro di vent’anni sulla questione rifiuti, contraddicendo anche le direttive europee in materia. Chiariamo che lo scontro non è con i lavoratori ma con questo tipo di progettualità, specialmente in un territorio ad alto rischio come il nostro».  
«Sull’ipotesi di realizzazione di nuovi impianti ad elevato impatto ambientale nel territorio comunale di San Filippo del Mela rimaniamo sulle nostre posizioni, chiare sin dall’inizio», dichiara il sindaco Campo che, con l’assessore Torre, sta valutando il coinvolgimento di altri Comuni nella lotta per la difesa dell’ambiente. Tra questi, ai prossimi appuntamenti potrebbero esserci i Comuni che, pur non ricadendo nell’Area ad alto rischio e nel S.I.N, hanno deliberato contro il Css. «Stabiliremo insieme una strategia condivisa e valuteremo le azioni da intraprendere» conclude Campo. Non si ferma, intanto, il movimento ambientalista sorto in seno alla società civile che, guidato dall’Alsa, l’Associazione Luciese per la Salute e l’Ambiente, lavora ai prossimi obiettivi e alle campagne di sensibilizzazione. (Katia Trifirò)

domenica 15 marzo 2015

Il Contributo della Valle del Mela nella Grande Guerra





Commemorazione del primo centenario
dell’inizio della Prima Guerra Mondiale - 
Resoconto degli Eventi di Santa Lucia del Mela
(09.01.2015 - 07.03.2015)

In occasione della commemorazione del centenario dall’ingresso italiano nella Prima Guerra Mondiale sono state organizzate una serie di iniziative incentrate sul contributo dato dalla Valle del Mela a questa guerra. Innanzitutto è stata allestita una mostra con pannelli descrittivi su quelli che sono stati i protagonisti di vicissitudini e aneddoti della Grande Guerra (così definita per l’estensione territoriale e l’elevato numero di paesi che ne presero parte) tra cui il celebre ammiraglio milazzese Luigi Rizzo.

Contestualmente alla Mostra: “Quindici-Diciotto. Il contributo della Valle del Mela alla Grande Guerra”, allestita presso il Palazzo ex Carcere (visitabile tutti i giorni, dal 9 gennaio sino al 6 marzo 2015, da lunedì a venerdì, dalle ore 17.00 alle ore 19.00) di Piazza Milite Ignoto a Santa Lucia del Mela, sono stati previsti altri importanti eventi per celebrare il centenario della Prima Guerra Mondiale che ricorre quest’anno.




Durante l’inaugurazione, avvenuta in data 9 gennaio 2015 alle ore 18.00, una Conferenza di presentazione ha illustrato i materiali inediti raccolti per questo storico momento commemorativo. Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Antonino Campo, sia il dott. Massimo Tricamo che l’Assessore ai Beni Culturali di Santa Lucia del Mela, il dott. Rosario Torre, hanno ringraziato gli altri studiosi che si sono adoperati per la raccolta dei materiali (reperti bellici, testimonianze orali e d’archivio, documenti, immagini, etc.) della Mostra Itinerante che ha coinvolto, per la prima volta nella storia del territorio, ben 4 Comuni limitrofi: Milazzo, Santa Lucia del Mela, Pace del Mela, San Filippo del Mela.



I materiali presenti nella mostra sono stati donati e messi a disposizione grazie alla Signora Laura Ryolo, nipote dei fratelli ed ufficiali milazzesi Domenico e Francesco Ryolo, al collezionista Francesco La Spada, e agli altri studiosi e collaboratori per le ricerche: il giornalista Luca Formica, il prof. Franco Biviano, il dott. Massimo Tricamo, il dott. Rosario Torre, l’ing. Angelo Mancuso, il dott. Giuseppe Pandolfo, Franco Trifirò e gli altri colleghi del periodico culturale luciese “Mankarru”.

Il 29 gennaio 2015 alle ore 19.00 si è tenuta la Conferenza: “Gli eroi della Valle del Mela nella Grande Guerra”, a cura del dott. Massimo Tricamo (Cultore di Storia Patria di Milazzo), del dott. Luca Formica (Giornalista milazzese), del dott. Rosario Torre (Assessore ai Beni Culturali del Comune di Santa Lucia del Mela).

Il dott. Massimo Tricamo ha rimarcato la figura eroica del milazzese Luigi Rizzo, maggiormente conosciuto a livello nazionale rispetto ai luoghi natali. Luigi Rizzo, due medaglie d’oro al valor militare, è l’Ufficiale che meglio di tutti ha rappresentato lo spirito ardimentoso della Marina Militare italiana nella Grande Guerra, dimostrando doti di coraggio, forza spirituale e coerenza morale davvero uniche. Tra le imprese da ricordare l’azione del dicembre 1917, per la quale gli viene conferita la prima medaglia d’oro al valor militare, ovvero l’affondamento, a mezzo siluri lanciati dal MAS (motoscafo armato silurante) da lui comandato, della corazzata Wien nelle acque del porto di Trieste. Nel febbraio 1918 è protagonista della Beffa di Buccari, un’azione all’interno del sistema difensivo austriaco che, pur non ottenendo risultati concreti, risolleva lo spirito delle forze armate italiane dopo la sconfitta di Caporetto. In tale circostanza viene coniato da Gabriele D’Annunzio il motto del MAS: Memento Audere Semper. Con l’azione detta di Premuda perché si svolge nelle acque prospicienti quest’isola della Dalmazia, viene insignito della seconda medaglia d’oro al valor militare. La notte del 10 giugno Rizzo riesce a colpire e ad affondare la corazzata Santo Stefano mentre dirige con la flotta austriaca verso il Canale di Otranto per forzarne il blocco degli alleati. La perdita della Santo Stefano rappresenta un colpo troppo duro per la Marina Austro-Ungarica, che da quel momento sospende ogni azione sul mare. In onore di questa vittoria la Marina Militare italiana celebra la sua festa proprio il 10 giugno. Un altro aspetto poco dibattuto che è stato illustrato ha riguardato anche la presenza dei prigionieri austro-ungarici nel Castello di Milazzo, tra cui il caso del sottotenente Otto Jank. Gli archivi delle famiglie D’Amico e Di Maria-Ryolo hanno permesso di conoscere la storia suggestiva di alcuni milazzesi nella Grande Guerra. Vi sono persino casi come quello di un fattore dell’ex-feudo di San Basilio (Santa Marina), Luigi Alessio La Spada (Croce al merito di guerra; cadde in combattimento nei pressi di Asiago dove venne sepolto, nella fossa comune, vicino alla strada di un bosco) che non può non sgorgare qualche lacrima leggendo l’ultima sua missiva del 18 giugno 1917, una cartolina postale inoltrata dalla «zona di guerra» poche ore prima della morte, nella quale non mancano riferimenti all’attività vitivinicola (nella vastissima proprietà dei Ryolo-Allèri annualmente si producevano sino a 1.000 hl di mosto). Di rilevanza anche la figura del Maggiore e medico milazzese Giovanni Impallomeni che brevettò il suo congegno denominato tripode metallico per craniectomia e pubblicò nel 1919 uno studio sui gas asfissianti utilizzati nella Grande Guerra e sui dispositivi necessari per prevenirne gli effetti devastanti.


Il dott. Luca Formica si è concentrato sulla figura del Capitano Antonino Fazio. Il filippese Fazio fu decorato con tre medaglie d’argento e una di bronzo al valor militare, oltre a due croci di merito di guerra. Fazio fu non soltanto un condottiero della Grande Guerra pluripremiato per il suo valore militare, ma soprattutto un uomo che ha fatto della virtù il suo vessillo di vita, mettendo a rischio la sua carriera in nome di un’amicizia e di un ideale di giustizia e correttezza. La sua carriera fu infatti segnata da una circostanza di rilievo storico nazionale: l’attentato a Mussolini del 31 ottobre 1926 per mano del quindicenne Anteo Zamboni, al quale seguì la promulgazione delle leggi cosiddette “fascistissime”. Fazio, infatti, era amico della famiglia Zamboni (di simpatie anarchiche), la quale, a detta di alcuni storici, approfittò della buona fede del Capitano per depistare le indagini che avrebbero inevitabilmente condotto la responsabilità dell’attentato su di loro.

Infine, il dott. Rosario Torre ha trattato i 98 caduti luciesi nella Prima Guerra Mondiale, i 6 concittadini sepolti nel Cimitero luciese (che ebbero la “fortuna” di avere una sepoltura nel paese d’origine, invece di finire in un “freddo” sacrario di un cimitero del confine nazionale), tra cui il sergente Mario Sergi (la prima salma rientrata a Santa Lucia del Mela nel mese di novembre del 1923), oltre alla storia meno conosciuta del Monumento ai Caduti di Piazza Milite Ignoto (realizzato grazie al contributo economico dei luciesi di New York e realizzato dal celebre scultore realista ennese Giuseppe Sutera, autore anche del busto bronzeo del caduto luciese, il sergente Felice Cocuzza, presente nel Cimitero cittadino), alla Via della Rimembranza (ora Via Cimitero), alla Scuola di Contrada Misericordia (intitolata all’eroe messinese della Grande Guerra, il caporale Carlo Citarella, insignito della medaglia d’oro al valor militare). Tra i decorati luciesi si distinsero: la medaglia d’argento al valor militare conferita al sergente Domenico Bonanno e le due medaglie di bronzo al valor militare consegnate al soldato Santo Bonanno e al soldato Felice Genovese.


Il 28 febbraio 2015 alle ore 18.00 si è tenuta la Conferenza: “La Grande Guerra e i riflessi psicologici e sociali sui combattenti” a cura del Prof. Antonio Baglio (Docente di Storia Contemporanea dell’Università degli Studi di Messina). È stata l’occasione per riflettere su alcuni argomenti altrettanto poco attenzionati non soltanto dalla storiografia nazionale ma anche dalla maggior parte degli studiosi di questo periodo bellico. Nel corso della conferenza il relatore si è soffermato sul carattere di cesura epocale della Prima Guerra Mondiale, in grado di segnare in profondità la nostra storia contemporanea. Numerose furono le differenze rispetto ai conflitti del passato, a cominciare dalla durata (cinquanta mesi), l’estensione nello spazio, con il coinvolgimento di diversi imperi ramificati tra diversi continenti, e per le stesse modalità di combattimento, segnate dall’utilizzo a scopi bellici dei progressi nel campo delle scienze chimiche e fisiche, oltre che della tecnologia moderna. Proprio il connubio tra scienza, tecnica e lotta per il dominio mondiale avrebbe dato alla Grande Guerra un carattere di devastante modernità, dagli effetti catastrofici con un bilancio di oltre 9.000.000 di militari morti e di circa 7.000.000 di vittime civili (la stima del numero di morti in Italia è di 651.000 militari e di 589.000 civili). Se fino a qualche decennio fa la storiografia sulla Grande Guerra aveva privilegiato gli aspetti politico-diplomatici e militari, l’attenzione degli studiosi negli ultimi decenni si è spostata verso un’adeguata considerazione dell’esperienza di vita nelle trincee e del combattimento, valutandone gli effetti sulla psiche e sulla cultura dei soldati. 
Così si sono studiati i processi di disciplinamento sociale, ma anche le vie di fuga adottate dai combattenti per sfuggire alla disumanizzazione della guerra tecnologica, sotto le diverse forme dell’insubordinazione, ammutinamento, fuga dal fronte, autolesionismo, senza tralasciare i molti casi di follia. Sotto il profilo dei mutamenti introdotti dal primo conflitto mondiale sulla psicologia collettiva di massa, la storiografia ha evidenziato come questa esperienza abbia esercitato un potente effetto omologante sulla cultura delle popolazioni del Vecchio Continente, influenzandone i quadri mentali, finendo per rappresentare un evento fondante della memoria contemporanea. Fu la prima concreta esperienza della dimensione di massa della società; ma lo strapotere materiale della tecnologia modificò profondamente le modalità di combattimento, arrecando la morte “anonima e di massa” e vanificando il contributo e il valore personale del soldato, strappato alle proprie comunità di appartenenza e proiettato in una sorta di “terra di nessuno” (per citare E. J. Leed), il campo di battaglia, in balia di una guerra che lo spersonalizzava e abbrutiva, alterandone la personalità. L’“eredità” della Grande Guerra si sarebbe rivelata particolarmente pesante, radicalizzando la lotta politica negli anni successivi e trasferendovi una forte carica di violenza, secondo una visione dicotomica della realtà frutto dell’esperienza di trincea (noi/loro; amico/nemico) che negava rispetto e legittimazione all’avversario. Altri effetti furono la familiarizzazione con l’idea della morte di massa, seriale e tecnologica, la diffusione di un modello di società gerarchizzata, sull’esempio dell’esercito, l’esportazione sul territorio europeo di quelle pratiche quali deportazioni di massa e campi di concentramento già sperimentati nei conflitti coloniali. Sempre durante la Grande Guerra venne sperimentata quella strategia della guerra totale, combattuta nei cieli, per terra e per mare, che coinvolse non solo i militari, ma anche la popolazione civile, poi perfezionata durante il secondo conflitto mondiale. Per l’Italia il primo conflitto mondiale rappresentò una tappa importante sul versante della nazionalizzazione delle masse. Sia l’indottrinamento patriottico necessario per rinsaldare lo sforzo dei combattenti e demonizzare il nemico, che la comune esperienza al fronte dei cosiddetti fanti contadini provenienti dalle parti più disparate della penisola, contribuirono a rafforzare la consapevolezza dell’appartenenza alla medesima nazione. È stato ricostruito così il periodo della Grande Guerra riassumendo anche i contenuti di tre importanti monografie: “La Grande Guerra (1914-1918)” di Mario Isnenghi e Giorgio Rochat; “Terra di nessuno. Esperienza bellica e identità personale nella Prima Guerra Mondiale” di Eric J. Leed; “La Grande Guerra e la memoria modernadi Paul Fussell.


Il 6 marzo 2015 alle ore 19.00 si è svolta invece la Conferenza: “Lo Stretto di Messina nella Grande Guerra” a cura del Prof. Vincenzo Caruso (Direttore del Museo Storico di Forte Cavalli a Messina, dove si può usufruire anche del percorso didattico guidato “Ho visto la guerra, per questo amo la pace”). L’opinione comune, che associa ai campi di battaglia della Grande Guerra le regioni del Nord d’Italia, viene contraddetta dagli studi che hanno condotto ad affermare nella ricerca di Vincenzo Caruso, che l’area dello Stretto di Messina, potenziale obiettivo strategico nel Mediterraneo, visse episodi non certo paragonabili a quelli del fronte, ma tali da far considerare Messina una città coinvolta appieno nel dramma di quegli anni. La consultazione di documenti inediti, di fondi di archivio pubblici e privati, diari, giornali, periodici, carteggi e altre fonti letterarie del tempo, ha consentito di scrivere una “pagina” di storia per molto tempo dimenticata e sconosciuta ai più. Una storia che, messa a confronto con le memorie di Gaetano La Corte Cailler e di Giacomo Matteotti, soldato a Messina durante la Grande Guerra, trova finalmente gli elementi per essere maggiormente analizzata ed approfondita. Degna di nota, quindi, la presenza triennale nelle fortificazioni messinesi di Matteotti, dove fu confinato e dovette svolgere il ruolo di soldato poiché si oppose in Parlamento all’entrata in guerra dell’Italia (mentre successivamente, come noto, fu rapito e ucciso dai fascisti a seguito delle sue denunce parlamentari del 30 maggio 1924; fu assassinato a Roma il 10 giugno 1924). Restrizioni alimentari, allarmi aerei, rigorose regole da rispettare imposte dal Comando della Fortezza Costiera di Messina e Reggio Calabria e i numerosi siluramenti effettuati dagli U-Boote germanici nelle acque dello Stretto, trovano qui un dettagliato quanto inedito riscontro, anche riguardo alla difesa ad opera delle Fortificazioni poste sulle alture delle colline peloritane e calabresi che poterono fronteggiare, in quell’occasione, il nemico tanto “temuto” ed “atteso”. “Riuscire a contribuire a ricomporre il grande puzzle della storia, è la continua sfida di ogni ricercatore che trova la sua gratificazione nell’aver aggiunto un nuovo tassello a quanto già noto e divulgato attraverso la stampa e il web”.




Infine, sabato 7 marzo 2015 alle ore 10.00 si è svolta la Santa Messa in suffragio dei caduti luciesi nella Prima Guerra Mondiale, presso il Cimitero di Santa Lucia del Mela. Alla messa celebrata dal Vicario Foraneo don Paolo Impalà hanno presenziato le autorità civili e militari di Santa Lucia del Mela. 
Successivamente sono state deposte sei corone sulle uniche tombe dei caduti luciesi che sono rientrati nel cimitero cittadino: il sergente Mario Sergi (ingresso principale, settore centrale), il caporale bersagliere Pasquale Calderone (ingresso principale, settore centrale), il soldato Felice Calderone (ingresso principale, settore centrale), il sergente Felice Cocuzza (ingresso principale, settore centrale), il caporale Francesco Zullo (Poligono 4), il soldato Pasquale Calderone (Poligono 6).




Coscienti che “un popolo senza memoria, sia un popolo senza futuro”, con l’auspicio di non ripercorrere mai gli stessi errori del passato soprattutto oggi con i mezzi di distruzione che la tecnologia attuale dispone, sono stati raccolti così la maggior parte dei materiali esposti nella mostra, che sono visibili al link: http://mela15-18.blogspot.it.