sabato 3 dicembre 2011

Agricoltura e allevamento in ginocchio, interviene l'assessore regionale D'Antrassi



Cusumano, D'Antrassi, Campo, Letizia, Sciacca
 
Sono poco meno di cinquanta le piccole imprese artigianali e commerciali e le attività produttive legate all’agricoltura e all’allevamento pesantemente compromesse dagli eventi calamitosi della scorsa settimana. Un dato allarmante, che dà la misura delle enormi difficoltà da fronteggiare per rimettere in moto i meccanismi economici su cui si fonda l’occupazione in paese. E sono proprio i lavoratori del comparto agricolo e gli allevatori, ovvero i rappresentanti di un’economia altamente produttiva legata alle risorse del territorio, a lamentare un catastrofico bilancio dei danni subiti,  a causa dell’emergenza idrogeologica che ha colpito l’intera superficie del paese: una vasta area – comprendente tante piccole frazioni – interessata ovunque da ingenti movimenti franosi ed esondazioni dei torrenti. 
Per fare il quadro della situazione e fornire le prime risposte, l’assessore regionale alle risorse agricole, dott. Elio D’Antrassi, ha incontrato ieri gli allevatori e gli agricoltori luciesi, alla presenza del sindaco, geom. Nino Campo, dell’assessore alla Protezione Civile, geom. Angelo Letizia, dell’assessore provinciale all’Agricoltura, dott.ssa Maria Rosaria Cusumano. Presenti anche l’ing. Capo dell’ufficio Genio Civile di Messina, Gaetano Sciacca, e numerosi tecnici provinciali e regionali. «Bisogna partire dalle imprese che hanno subito danni economici e arrivare a stabilire delle misure idonee non solo a ripristinare la funzionalità aziendale, ma anche a rilanciare la redditività – ha detto l’assessore D’Antrassi –, attraverso la mappatura delle imprese colpite, dossier aziendali che contengano un’idea di intervento, un progetto globale per il territorio».

Azioni che si concreteranno il 15 dicembre, giorno in cui è stata fissata a Barcellona l’istituzione di un tavolo tecnico che consenta di coordinare i lavoratori, le amministrazioni locali, l'Esa, la Forestale e gli altri organi regionali per progettare il rilancio economico in un’ottica di sistema e, nel contempo, avviare una gestione permanente del territorio e delle acque. L’attenzione al territorio, tramite una manutenzione ordinaria che salvaguardi le comunità da nuove catastrofi, è, non a caso, una delle richieste che sono venute dal pubblico, intervenuto numeroso per rivendicare le proprie esigenze. Agricoltori e allevatori hanno inoltre invocato l’opportunità che gli interventi vengano erogati azienda per azienda, mirati ai singoli profili che, secondo i casi, necessitano di sostegno. Diffuso anche il bisogno di maggiore tutela dalle banche e dalle assicurazioni, con una eventuale sospensione degli oneri finanziari a fronte dell’emergenza in cui i lavoratori versano.