Centorrino, Lo Monte, Lombardo, Bartolotta, Campo |
Riscrivere il fenomeno dell’emigrazione per riconquistare la giusta consapevolezza della nostra storia di siciliani, correggendo una rappresentazione mediatica spesso distorta, che tende a configurarci come un «popolo parassitario», e recuperando una dignità politica ed economica costantemente mortificata da un certo «antimeridionalismo» diffuso a livello delle istituzioni centrali.
Di questi temi si è discusso nel corso del convegno “Il contributo dell’emigrazione allo sviluppo del Mezzogiorno”, organizzato dall’associazione “Comunità Siciliana nel Mondo” con l’obiettivo di indagare il vero volto dell’emigrazione meridionale, e siciliana in particolare, ribaltando la definizione di un sud cresciuto grazie al Nord ed esclusivo centro di sperpero delle risorse economiche nazionali.
Di questi temi si è discusso nel corso del convegno “Il contributo dell’emigrazione allo sviluppo del Mezzogiorno”, organizzato dall’associazione “Comunità Siciliana nel Mondo” con l’obiettivo di indagare il vero volto dell’emigrazione meridionale, e siciliana in particolare, ribaltando la definizione di un sud cresciuto grazie al Nord ed esclusivo centro di sperpero delle risorse economiche nazionali.
Ad aprire e moderare i lavori, di fronte ad un pubblico numeroso riunito nell’aula consiliare luciese, l’on. Carmelo Lo Monte, capogruppo alla Camera dei deputati del Mpa: «C’è bisogno di una nuova consapevolezza dell’emigrazione, la storia dell’Unità d’Italia, per come ci è stata consegnata, non rende giustizia a quanto abbiamo fatto». Oltre alle rimesse economiche degli emigranti, che andrebbero quantificate richiedendo i dati reali al ministero del Tesoro, alcuni esempi sono chiari: «Il Banco di Sicilia e il Banco di Napoli sono stati depredati – ha proseguito Lo Monte –, la maggior parte delle risorse economiche dal 1861 è finita nelle casse dell’allora Banca Nazionale, oggi Banca d’Italia, grazie al patrimonio realizzato all’estero dai nostri padri e dai nostri nonni, ma quei soldi sono serviti per industrializzare il Nord».
Il fenomeno storico dell’emigrazione può essere la cartina di tornasole per parlare della Sicilia di oggi, terra che molti giovani continuano ad abbandonare: sulla necessità di creare una rete che consenta alle nuove generazioni non solo di formarsi, ma anche di rimanere dopo gli studi, è intervenuto il prof. Mario Centorrino, assessore regionale all’istruzione. Centorrino, dopo un minuto di raccoglimento per i fatti di Torino e Firenze, ha evidenziato il crescente pericolo di un paese che si sta spaccando, sotto gli affondi della Lega Nord e di una comunicazione veicolata da luoghi comuni da sfatare con una reazione decisa.
Sulla secessione in atto, causata da un divario tra nord e sud costante sin dall’Unità d’Italia, l’intervento conclusivo del Presidente regionale, on. Raffaele Lombardo, che ha invitato ad un impegno comune per riscoprire l’orgoglio meridionale, contro l’“ascarismo” «tipico delle condizioni coloniali», come quelle che portano la Sicilia ad essere «terra di conquista, saccheggiata e depauperata delle sue risorse, economiche e umane, migliori». Lombardo si è rivolto ai numerosi sindaci presenti, parlando di assunzione di responsabilità e restituzione di competenze dalla Regione alle amministrazioni locali. Il governatore ha anche difeso il suo programma di risanamento e riforme, ribadendo il ruolo chiave delle infrastrutture per lo sviluppo, a partire dalla «priorità» del ponte sullo Stretto.
All’incontro, chiuso dalle parole del sindaco di Santa Lucia del Mela, geom. Nino Campo, hanno partecipato i docenti universitari Sebastiano Mario Cicciò, Giorgio Scichilone, Andrea Cirà e il presidente della “Comunità Siciliana nel Mondo”, Filippo Ricciardi, sindaco di Limina, il quale ha ricordato le iniziative portate avanti all’estero dall’associazione, composta oggi da una sessantina di comuni siciliani. Una lettera di saluti da parte della comunità messinese di Montreal, legata alla terra d'origine da un trentennio di iniziative culturali, è stata inviata dal Canada da Franco Mendolia, e letta da Campo nel corso del convegno.
Il fenomeno storico dell’emigrazione può essere la cartina di tornasole per parlare della Sicilia di oggi, terra che molti giovani continuano ad abbandonare: sulla necessità di creare una rete che consenta alle nuove generazioni non solo di formarsi, ma anche di rimanere dopo gli studi, è intervenuto il prof. Mario Centorrino, assessore regionale all’istruzione. Centorrino, dopo un minuto di raccoglimento per i fatti di Torino e Firenze, ha evidenziato il crescente pericolo di un paese che si sta spaccando, sotto gli affondi della Lega Nord e di una comunicazione veicolata da luoghi comuni da sfatare con una reazione decisa.
Sulla secessione in atto, causata da un divario tra nord e sud costante sin dall’Unità d’Italia, l’intervento conclusivo del Presidente regionale, on. Raffaele Lombardo, che ha invitato ad un impegno comune per riscoprire l’orgoglio meridionale, contro l’“ascarismo” «tipico delle condizioni coloniali», come quelle che portano la Sicilia ad essere «terra di conquista, saccheggiata e depauperata delle sue risorse, economiche e umane, migliori». Lombardo si è rivolto ai numerosi sindaci presenti, parlando di assunzione di responsabilità e restituzione di competenze dalla Regione alle amministrazioni locali. Il governatore ha anche difeso il suo programma di risanamento e riforme, ribadendo il ruolo chiave delle infrastrutture per lo sviluppo, a partire dalla «priorità» del ponte sullo Stretto.
All’incontro, chiuso dalle parole del sindaco di Santa Lucia del Mela, geom. Nino Campo, hanno partecipato i docenti universitari Sebastiano Mario Cicciò, Giorgio Scichilone, Andrea Cirà e il presidente della “Comunità Siciliana nel Mondo”, Filippo Ricciardi, sindaco di Limina, il quale ha ricordato le iniziative portate avanti all’estero dall’associazione, composta oggi da una sessantina di comuni siciliani. Una lettera di saluti da parte della comunità messinese di Montreal, legata alla terra d'origine da un trentennio di iniziative culturali, è stata inviata dal Canada da Franco Mendolia, e letta da Campo nel corso del convegno.
Nel corso del dibattito sono intervenuti il sindaco di Monforte San Giorgio, Romanzo, di Castroreale, Leto, di Trabia, Pollina, di Motta Camastra, Scarpignato, di Fondachelli Fantina, Pettinato, di Graniti, D’Amore; Giampaolo Piccolo dei Giovani Mpa di Milazzo e il deputato regionale Bartolotta. Al termine del convegno il presidente Lombardo e l’on. Lo Monte hanno incontrato le famiglie di Santa Lucia del Mela colpite dall’alluvione dello scorso mese. A conclusione dei lavori, il rinfresco organizzato dai produttori della Valle del Mela per presentare le eccellenze enogastronomiche del territorio.
L'intervento di Lombardo al tavolo dei relatori |
Campo consegna una targa ricordo a Lombardo |
Lombardo e il Mamertino doc |
Giuseppe Bella presenta i prodotti tipici |