Katia Trifirò - Una condanna unanime, durissima e definitiva. Questo il messaggio venuto fuori dall’ultima seduta del civico consesso che, riunitosi venerdì, ha posto al primo punto dei lavori d’aula la manifestazione di solidarietà alle vittime dei recenti e gravissimi atti intimidatori accaduti sul territorio. Un gesto necessario e quanto mai attuale, specialmente in tempi di deriva morale e crisi non solo economica, ma di tutti i valori, che sembra mettere a rischio la convivenza civile nelle nostre città, tra fenomeni macroscopici di corruzione e malaffare e preoccupanti devianze giovanili.
La libertà di stampa, da una parte, e l’iniziativa imprenditoriale, dall’altra, le due espressioni della società civile che i consiglieri intendono tutelare, garantire ed esaltare, a fronte di fatti criminali che sporcano il volto pulito della comunità, destando lo sdegno della maggioranza dei cittadini onesti. È in questo clima che si è aperta la seduta consiliare, alla quale sono stati invitati a partecipare rappresentanti delle forze dell’ordine, delle amministrazioni comunali e delle associazioni antimafia e antiracket del territorio.
Sulle vicende del giornalista Leonardo Orlando, corrispondente della Gazzetta del Sud da Barcellona, che ha subito l’incendio doloso della propria auto, e su quelle dell’imprenditore luciese Carmelo Brunetta, vittima di un attentato analogo, si sono concentrate le radicali prese di posizione dei consiglieri intervenuti, i quali hanno sollevato un coro di attacchi contro la barbarie vigliacca di gesti volti a colpire il lavoro onesto e coraggioso di chi non intende rinunciare ai propri valori di correttezza e impegno messi al servizio dell’attività quotidiana.
Solidarietà non solo a parole, ha detto il presidente del consiglio, Francesco Rizzo, che ha invitato a stigmatizzare tutti quei casi in cui la criminalità tende ad infiltrarsi nelle maglie sane che costituiscono il tessuto produttivo della società. «Chiediamo ai cittadini di denunciare tutti i fatti utili a sostenere il lavoro delle forze dell’ordine» ha dichiarato il sindaco, Nino Campo, il quale ha già fatto presente al prefetto, nel corso della sua visita istituzionale, la necessità di implementare il numero di unità in forza alla locale stazione dei carabinieri.
Sicurezza e legalità i temi al centro degli interventi del capogruppo di maggioranza Libero Rappazzo e dei consiglieri Emanuele Impalà e Rosario Torre. Atti intimidatori, furti ed episodi di devianza giovanile, come ricordato da tutti, sono le zone d’ombra, minoritarie ma pericolose, di una comunità che si esprime e si fa conoscere attraverso l’associazionismo, il volontariato, l’impegno silenzioso di tutti i suoi componenti per lottare contro una deriva distruttiva che non può e non deve prevalere. Parole di stima e sostegno sono state espresse unanimemente nei confronti di Brunetta e del suo socio Minuti, così come verso Leonardo Orlando e la compagna, Maria Cristina Nicotina, impegnata quotidianamente sul territorio come assistente della Polizia di Stato.
I diritti inalienabili alla libertà d’opinione e di stampa, sanciti dalla Costituzione, sono stati evocati, in particolare, da Rosario Torre che, nel corso del suo intervento, ha sottolineato l’importanza di non abbassare la guardia di fronte a quegli episodi che, come accaduto recentemente, minacciano di soffocare l’informazione e il lavoro. Un appello alla massima attenzione, da parte delle forze politiche e di tutta la comunità, è venuto dallo stesso Leonardo Orlando, che, prendendo la parola in consiglio, ha condannato quelle parti deviate di società che tendono a lucrare sull’attività degli onesti, attraverso la piaga odiosa del racket, dei ricatti e delle minacce. «In questa città ci sono persone coraggiose, che stanno testimoniando, offrendo un contributo fondamentale alle indagini» ha dichiarato il giornalista parlando del caso che lo ha colpito. A questa parte di società, maggioritaria, la sfida di espellere i microbi infetti che ne inquinano il volto pulito.