Carnevale in…motoape
Sfilate allegoriche, gruppi mascherati e degustazioni di ricette tipiche: sono questi gli ingredienti dell’edizione 2015 del Carnevale luciese, pronto a stupire grandi e piccoli domenica 15 e martedì 17 febbraio. Tra le curiosità, imperdibile il secondo concorso dedicato al mezzo di trasporto tipico delle strade siciliane: la motoape, trasformata per l’occasione in carro allegorico, in una divertente sfida per la creazione più originale. L’evento, unico in Sicilia nel suo genere, prevede il raduno dei partecipanti alle ore 16 in Piazza Milite Ignoto, da dove partirà un corteo per le vie cittadine, al seguito di gruppi in maschera e sulle note di allegre marce musicali. Protagonisti anche i bambini, che esporranno le maschere artistiche, preparate con materiali di riciclo, realizzate nel corso di un laboratorio creativo a cura del gruppo consiliare "La città che vorrei".
Le sagre di piatti tipici e dolci di Carnevale
Immancabili poi gli appuntamenti con i sapori che da sempre allietano questo speciale momento dell’anno: tutti in Piazza Milite Ignoto domenica alle 20.30 per la sagra della salsiccia e martedì alle 20 per la sagra dei maccheroni. Sempre martedì, la festa prosegue poi in Piazza Duomo, con la sagra dei dolci di carnevale, dalle “fraviole” alle “chiacchiere” e alla “pignolata”.
“’U Catalettu”, ovvero la tradizione
Al centro di questo evento di origine cinquecentesca, in scena domenica e martedì grazie alle performance teatrali di attori e figuranti, c’è la morte simbolica di Carnevale che, dopo aver mangiato e bevuto a dismisura, viene accompagnato in un finto corteo funebre dagli strepiti generali e dal pianto delle “cianci morti”, ovvero le classiche “prefiche”. Il processo a Carnevale che, nella tradizione, veniva accusato di golosità e ingordigia (tanto da “morire” con una fraviola in bocca), con giudici, medico e prete pronto per il funerale grottesco, è in programma martedì in Piazza Milite Ignoto. Da qui, a fine serata, partirà il funerale del povero Carnevale diretto a Piazza Duomo, dove su un rogo scoppiettante verrà bruciato un fantoccio, come simbolo della fine della festa e l’inizio della Quaresima, segnato dal suono delle campane (il cosiddetto “campanazzu”). L’altro momento importante, domenica alle 19 in Piazza Milite Ignoto, è lo “sposalizio”, un finto matrimonio di carattere satirico caratterizzato da un copione di scherzi e divertimento. Soprattutto nel secondo dopoguerra, il “’U catalettu” rappresentava uno dei riti centrali nel calendario festivo luciese, anche per il valore antropologico che, in un’epoca di austerità, legata per esempio ai pochi mezzi generalmente disponibili per imbandire la tavola, consentiva libertà ed eccessi altrimenti proibiti.
Il Carnevale e i suoni della tradizione in Sicilia
Nella cornice del Carnevale storico luciese, lunedì alle 18.30, nel palazzo ex carcere borbonico di Piazza Milite Ignoto, si terrà un incontro con il prof. Sergio Bonanzinga (Etnomusicologia e Antropologia della Musica - Università di Palermo), che relazionerà sul tema “Pratiche musicali del Carnevale in Sicilia”. Con lui, anche la dott.ssa Simona D’Agostino (Università di Palermo), esperta di etnocoreologia, che parlerà della “Contradanza mascherata del martedì grasso di Balestrate”, evocando un rito tipico della città palermitana.
L’organizzazione
Obiettivo del Carnevale storico luciese, proposto dall’Associazione turistico culturale “Blog del Mela”, è quello di far rivivere una festività legata al patrimonio culturale cittadino, abbandonata negli anni ’70 ma dettagliatamente ricordata sia dalle fonti storiografiche che dalla tradizione orale. All’evento, patrocinato dall’amministrazione comunale, partecipano numerose associazioni e volontari, mentre le sagre sono offerte dai maestri ristoratori e pasticcieri luciesi.