Metanizzazione, il Comune nega alla società Italgas l’autorizzazione per il rifacimento della rete nella Piazza Milite Ignoto. In attesa della replica della ditta, sembra scongiurato, almeno per il momento, il rischio di nuovi lavori nella Piazza, consegnata alla comunità appena due anni fa in seguito ad un lungo cantiere, che aveva creato parecchi disagi alla popolazione, in termini di viabilità, e soprattutto ai residenti e agli operatori commerciali, danneggiati nella propria attività a causa della prolungata chiusura della Piazza stessa. L’ipotesi di un altro intervento, ventilata recentemente anche in consiglio comunale, nasce dalla richiesta, presentata dall’Italgas all’amministrazione comunale, di realizzare una rete alternativa a quella già esistente, posta durante i lavori di riqualificazione della Piazza Milite Ignoto, tra il 2011 e il 2012, e giudicata oggi dalla stessa società appaltatrice «non conforme alla normativa vigente». Secca la replica del sindaco Nino Campo, che, scrivendo alla società, alla direzione dei lavori e all’impresa esecutrice, respinge sia la richiesta dell’Italgas sia ogni imputazione circa i problemi di non conformità della rete di distribuzione del gas metano, affermando che i lavori «sono stati gestiti, diretti, controllati e realizzati dalla stessa società Italgas», e che né i cittadini né i commercianti «possono oltremodo e ulteriormente essere condizionati da eventuali errori». Tuttavia, occorrerà trovare soluzioni alternative per la distribuzione del gas metano alle utenze che ne hanno fatto richiesta; in questo caso, si dovrà raggiungere un accordo tra l’Italgas e i tecnici comunali per valutare le modalità dei nuovi lavori e il ripristino della pavimentazione della Piazza, qualora venisse parzialmente divelta. Sulla questione, si erano già espressi negativamente i consiglieri di minoranza del gruppo “La città che vorrei”, critici sulla possibilità di nuovi lavori nella Piazza, inaugurata in pompa magna subito dopo le elezioni del 2013. La riqualificazione è stata realizzata sulla base di un progetto esecutivo del 2010, redatto per un importo totale di un milione e 775 mila euro finanziato dal Cipe; durante quel cantiere sono stati anticipati i lavori di metanizzazione, oggetto adesso del contenzioso tra Comune e Italgas.