Caterina Mastroeni al tavolo dei relatori |
Katia
Trifirò - Cifre sconfortanti aggiornano quotidianamente il
bollettino delle donne uccise, vittime in molti casi di legami familiari malati.
Per riflettere sulle cause e le possibili soluzioni di questo triste fenomeno,
esperti a confronto nel corso del convegno
“Stop Femminicidio! Mai più nessuna...”, organizzato dalle socie della
Fidapa Bpw, sez. Merì-Valle del Mela. Partner dell’evento, che si è tenuto
nella sala del Palazzo ex-carcere, l’università degli studi di Messina, lo
studio Horus e il comune luciese.
In
rappresentanza del distretto Sicilia è intervenuta la consigliera Letizia
Bonanno, che ha portato alla presidente, Caterina Mastroeni, e ai presenti i
saluti della presidente regionale, Cettina Oliveri. A moderare i lavori, la
dott. Elide Cacia, educatrice professionale.
Due
gli aspetti chiave evidenziati dal professore Clemente Cedro, psichiatra,
psicologo clinico e psicoterapeuta dell’ateneo messinese. Da una parte la
necessità che le scuole educhino i bambini, sin dai primi anni, al rispetto
verso l’altro sesso e, dall’altra, l’esigenza che la società, e dunque tutti,
uomini e donne, imparino ad aiutare chi ne ha bisogno, denunciando i casi di
violenza e favorendo processi di cura.
Si
è invece soffermato sugli aspetti sociologici del problema il dott. Antonino Pino, counselor e sociologo clinico,
il quale, sulla scorta dell’esistenza a Bologna di un centro di ascolto per
uomini, unico caso in Italia, ha sottolineato l’esigenza di replicare questa
esperienza anche altrove e, perché no, anche nella Valle del Mela.
Un
focus sull’aspetto legale, a partire dal riconoscimento giuridico nazionale ed
internazionale del concetto stesso di femminicidio (neologismo non presente nel
nostro dizionario), è stato infine affrontato dall’avv. Maria Mostaccio,
mediatore professionale.
«Di
femminicidio bisogna parlarne, così da formare le coscienze ed aiutare chi si
trova in situazioni complicate a reagire», l’appello lanciato dalla presidente
della sezione Mastroeni, la quale ha sottolineato la necessità di creare
strutture pronte ad offrire sostegno ed aiuto tanto alle vittime, quanto ai
carnefici.
Nel
corso della serata è stato presentato un video sul flash mob contro la violenza
sulle donne realizzato a Messina, in piazza Cairoli, da Claudia Greco, studentessa di economia dell’ateneo
messinese. A seguire, un intenso dibattito su una realtà sconcertante eppure
ancora tragicamente in crescita.