domenica 16 settembre 2012

Scuola e disagi. L'esordio difficile della prima media

Katia Trifirò – Il suono della campanella, che venerdì ha fatto tornare sui banchi gli studenti dell’istituto comprensivo luciese, inaugura un anno scolastico non privo di malumori. Come quello dei genitori degli alunni iscritti alla prima classe della scuola media, sul piede di guerra a causa di una situazione che giudicano insostenibile. Oggetto di polemica, la formazione di una sola sezione con ben 31 ragazzi, di cui uno diversamente abile. Dopo aver minacciato uno sciopero, e protestato davanti alla scuola, i genitori hanno deciso di indirizzare una lettera agli uffici scolastici provinciale e regionale, chiedendo a gran voce lo sdoppiamento della classe.
Sulla stessa linea la posizione dell’assessore comunale alla pubblica istruzione, prof. Santo Vaccarino, che già il primo giorno di sciola ha avuto un colloquio presso il provveditorato agli studi di Messina: «Mi è stato assicurato che la situazione verrà approfondita, anche alla luce di ulteriore documentazione che sarà prodotta dal dirigente scolastico – dichiara Vaccarino –. Quindi sono fiducioso che la creazione di due sezioni venga operata nei prossimi giorni». L’assessore e i genitori dei ragazzi della classe interessata si appellano ad un apposito decreto del 2009, in cui si stabilisce che, di norma, tutte le prime classi frequentate da alunni con disabilità non devono avere più di venti alunni.
Per quanto riguarda un altro punto caldo legato al pianeta scuola, ovvero quello dell’edilizia scolastica, l’inizio dell’attività didattica coincide con una situazione pressoché identica a quella dell’anno scorso. Le strutture principali che compongono l’istituto comprensivo, diretto dalla prof. Maria Trifiletti, sono la scuola media “Pasquale Galluppi” e il plesso “XXV Aprile”, che ospita le elementari e la materna. Ancora fermi i lavori della scuola di contrada Bruca, una struttura finita, ma già vandalizzata, di cui il Comune non può disporre, a causa di un contenzioso con la direzione dei lavori. E se anche quest’anno si ripresenteranno i problemi di sovraffollamento che in passato hanno richiesto misure emergenziali – come il trasferimento di alcune sezioni della materna presso l’asilo nido comunale –, il mancato funzionamento di un’opera pubblica che rimane da anni chiusa tornerà a riproporsi tra le priorità da affrontare.