domenica 7 ottobre 2012

Geo-tour sui monti luciesi, tra natura e ricerca

Il gruppo di specialisti durante il tour sui Peloritani
Katia Trifirò – Conoscere le caratteristiche geologiche del territorio per la conservazione della natura e del paesaggio, promuovendo un modello di gestione culturale che ne valorizzi le specificità. Anche questo tema, fra i tanti, è stato affrontato in occasione di un tour scientifico che ha portato un gruppo di specialisti lungo la catena Peloritana, estesa su un’area importante del territorio luciese. Oggetto del tour, la “geo-diversità” che rende unico il patrimonio geologico e morfologico di Santa Lucia del Mela, da preservare in un sistema integrato che, anche in chiave turistica, ne comprenda le peculiarità storico-culturali.
L’escursione ha riguardato, oltre a quello luciese, i comuni di Fondachelli Fantina e Novara di Sicilia, con il patrocinio della Regione Siciliana e della Provincia di Messina. A guidarla, nell’ambito del gruppo di ricerca sulla “Geologia del Cristallino” dell’ateneo messinese, la prof. Antonia Messina, in collaborazione con i professori Fabio Lentini e Serafina Carbone dell’Università di Catania e con la dott. Elisa Macaione dell’Università di Messina. Tra i partecipanti, ricercatori e studenti dell’Area di Scienze della Terra provenienti da diverse sedi universitarie, anche internazionali, insieme ad una delegazione di Geologi della Regione Sicilia e alcuni Botanici, tra cui il Presidente del Comitato Tecnico-Scientifico della “Proposta Parco dei Peloritani” Dr. Giuseppe Giaimi.
L’iniziativa è stata promossa in occasione dell’86° Congresso Nazionale della Società Geologica Italiana, che si è svolta in Calabria. Tra i temi di ricerca presentati, quello del giovane studioso luciese Rosario Torre, dedicato al ruolo della geo-diversità nell’evoluzione storica del territorio di Milazzo e Santa Lucia del Mela.