RAM, IL SINDACO CAMPO E L'ASSESSORE ALL'AMBIENTE TORRE PRETENDONO CHIAREZZA
Fiamme
anomale dalla torcia principale della Raffineria di Milazzo: è stato l'ennesimo stato di allarme a generare la presa di posizione ufficiale del Comune luciese, da dove, martedì mattina, è partito un esposto rivolto alla Procura di Barcellona Pozzo
di Gotto, ai Ministeri e agli Assessorati regionali all’Ambiente e a alla
Salute, all’Organizzazione Mondiale della Sanità, al Presidente della Regione
Siciliana, all’Arpa e ai componenti della tredicesima Commissione permanente
Territorio e Ambiente del Senato, a firma del sindaco Nino Campo e dell’assessore
all’Ambiente Rosario Torre, per chiedere chiarimenti sull’accaduto e maggiore
tutela del territorio. Nel documento, che richiama il degassamento eccessivo
dagli impianti avvenuto lunedì notte, proprio in concomitanza con l’attesa
audizione nel comprensorio milazzese, si interrogano gli enti interpellati sulla
quantità e la tipologia di gas liberati nell’atmosfera e su quali misure si
vogliono seriamente intraprendere per la riduzione dell’impatto ambientale
delle numerose fonti di inquinamento presenti nell’Area ad Elevato Rischio di
Crisi Ambientale, di cui Santa Lucia del Mela fa parte.
Sulla
presenza di «gas e odori nauseabondi non meglio identificati» si chiede
inoltre, in un’altra nota inviata martedì da Campo e Torre, di conoscere lo stato
dell’arte del “Progetto di razionalizzazione del monitoraggio della qualità
dell’aria in Sicilia e relativo Programma di Valutazione”, al fine di dotare
anche l’Area ad Elevato Rischio di una rete di monitoraggio efficiente e
adeguata alle esigenze del territorio, ribadendo la volontà di «operare
nell’assoluto interesse della tutela della salute dei cittadini e
dell’ambiente».
SANTA LUCIA DEL MELA ESCLUSA DALL'AUDIZIONE DELLA TREDICESIMA COMMISSIONE DEL SENATO
Il sindaco luciese e l’assessore all’Ambiente hanno inoltre
lamentato l’esclusione dall’audizione di lunedì mattina che, come noto, non si
è rivolta ai Comuni dell’Area ad Alto Rischio ma solo a quelli del “Sin”
Milazzo-Valle del Mela. «Già in passato questo Ente ha interessato gli organi
istituzionali deputati alla questione, non ricevendo molte volte nessuna
risposta o, peggio ancora, ricevendo degli “ammonimenti” sulla competenza
territoriale in merito alla problematica ambientale», si legge in una
precedente richiesta, inviata lunedì mattina alla tredicesima Commissione del
Senato, «e per la gravissima situazione in cui versa il nostro comprensorio, si
chiede di voler concretamente affrontare e dare risposte ad un territorio che
da troppo tempo risulta essere abbandonato dagli organi preposti per la
bonifica ambientale, il monitoraggio e la diminuzione del carico inquinante».
CONTRO IL TERMOVALORIZZATORE
Il documento fa seguito alla proposta di una lettera congiunta al Presidente Crocetta, di cui il sindaco Campo e l’assessore Torre si fanno promotori, rivolgendosi alle amministrazioni comunali di Condrò, Furnari, Gualtieri Sicaminò, Merì, Monforte San Giorgio, Pace del Mela, San Filippo del Mela, San Pier Niceto, Saponara, Torregrotta, Valdina, Venetico e alla Consulta Ambiente del Comune di Milazzo, affinché si possa costituire un fronte comune per scongiurare la realizzazione di un termovalorizzatore/inceneritore nel Comprensorio del Mela.
(Katia Trifirò)
Il documento fa seguito alla proposta di una lettera congiunta al Presidente Crocetta, di cui il sindaco Campo e l’assessore Torre si fanno promotori, rivolgendosi alle amministrazioni comunali di Condrò, Furnari, Gualtieri Sicaminò, Merì, Monforte San Giorgio, Pace del Mela, San Filippo del Mela, San Pier Niceto, Saponara, Torregrotta, Valdina, Venetico e alla Consulta Ambiente del Comune di Milazzo, affinché si possa costituire un fronte comune per scongiurare la realizzazione di un termovalorizzatore/inceneritore nel Comprensorio del Mela.
(Katia Trifirò)