Franco Trifirò - In questa foto storia ho voluto raccontare, con alcune immagini e un video, un rito ancestrale che puntualmente si ripete ogni anno nel periodo che precede l'estate: la tosatura delle pecore.
Si tratta di un'attività necessaria per la vita dell'animale che, a causa della calura estiva, rischierebbe di morire per disidratazione, e importante anche per una questione igienica, poiché la lana tende a sporcarsi e alla lunga potrebbe causare infezioni alle pecore. D'altra parte, la lana che se ne ricava nel corso dei secoli ha rappresentato un bene prezioso, impiegato per svariati usi, come l'imbottitura di cuscini e materassi, oltre che lavorato per la tessitura degli indumenti. A questo rito è legato, infine, un mondo di tradizioni, quelle che caratterizzano la vita contadina della nostra terra, e che ancora oggi vengono rievocate e rinnovate nelle giornate di tosatura.
Nella gioiosa confusione della tosatura, per un giorno viene sconvolto il pacato equilibrio che regola l'esistenza delle pecore, prese d’assalto da decine di persone vocianti, inseguite, legate e...“tosate” della lana che sarebbe loro fatale sotto il torrido caldo estivo. Lo descrive bene uno poeta di casa nostra, Enzo Ragno, che ci ha donato i versi che seguono, e che illustrano meglio di qualsiasi didascalia le immagini della tosatura nella Valle del Mela:
Pigghiati pi’ li peti, ttaccati fitti fitti
A fobbicia chi passa vicinu i cannarini...
Tuttu pù sò beni… sinnò cà lana di supra
Scattiriunu du cauddu, sutta du suli i Istati
Enzo Ragno
(Prese per i piedi legate strette strette
La forbice che passa vicino anche alla gola
Tutto per il loro bene altrimenti con la lana addosso
Morirebbero dal caldo sotto il torrido caldo estivo)
Giugno 2015, Santa Lucia del Mela, Azienda Gitto Salvatore